2008-01-19 12:54:30

Il Papa nel Messaggio per la Giornata mondiale del malato 2008: nell'Eucaristia il senso salvifico del dolore, nella Vergine la Madre che consola


“Valorizzare appieno” la coincidenza proposta dal calendario 2008 degli eventi ecclesiali che prevede, fra gli altri, la celebrazione del 150° anniversario delle apparizioni di Lourdes e il Congresso eucaristico internazionale di Québec, nel giugno prossimo. A chiederlo è Benedetto XVI nel suo Messaggio per la Giornata mondiale del malato del prossimo 11 febbraio, giorno delle apparizioni della Vergine alla grotta di Massabielle. Per il Papa, esiste una “stretta connessione” tra il “Mistero eucaristico, il ruolo di Maria nel progetto salvifico e la realtà del dolore e della sofferenza dell’uomo”. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3


Da un lato, l’Eucaristia che, nel contemplare il sacrificio di salvezza di Cristo, instilla la pace nel cuore di chi, pur malato, vive il suo dolore aperto alla fede. Dall’altro lato, la Madonna, considerata da chi soffre la madre consolatrice per eccellenza. Su questo vincolo spirituale tra il sacrificio di Cristo e sua Madre, Benedetto XVI impernia il Messaggio per la Giornata mondiale del malato 2008, tradizionalmente fissata all’11 febbraio, giorno in cui la giovane Bernadette Soubirous vide apparire la “Bianca Signora” in un anfratto roccioso della campagna di Lourdes. E proprio quella Grotta, diventata un luogo di preghiera e un simbolo di speranza per milioni di malati, sarà al centro - fino all’8 dicembre di quest’anno, del Giubileo per il 150.mo delle apparizioni dell’Immacolata Concezione. Meditare su di lei, scrive il Papa nel Messaggio, offre ai malati un primo insegnamento: “Lasciarsi attrarre dal ‘sì’ che l’ha congiunta mirabilmente alla missione di Cristo, redentore dell’umanità - afferma - è lasciarsi prendere e guidare per mano da Lei, per pronunciare a propria volta il ‘fiat’ alla volontà di Dio con tutta l’esistenza intessuta di gioie e tristezze, di speranze e delusioni, nella consapevolezza che le prove, il dolore e la sofferenza rendono ricco di senso il nostro pellegrinaggio sulla terra”.

 
Tuttavia, prosegue il Papa, “non si può contemplare Maria senza essere attratti da Cristo” e questo legame, spiega, “lo avvertiamo, in maniera misteriosa, nel Sacramento dell’Eucaristia”. Ecco perché a Lourdes, constata Benedetto XVI, la liturgia eucaristica è un “forte e costante richiamo”, insieme con le altrettanto frequenti adorazioni del Santissimo Sacramento e le benedizioni dei malati. Dunque, il tema del prossimo Congresso eucaristico internazionale in programma in terra canadese, evidenziando l’Eucaristia come “dono di Dio per la vita del mondo”, arriva a suscitare nei cristiani - afferma il Pontefice - “un’attenzione amorevole per i sofferenti e gli ammalati”, poiché l’Eucaristia “spinge ogni credente a farsi ‘pane spezzato’ per gli altri”. Dunque, “è proprio dall’Eucaristia”, riflette Benedetto XVI, che la pastorale della salute “deve attingere la forza spirituale necessaria a soccorrere efficacemente l’uomo e ad aiutarlo a comprendere il valore salvifico della propria sofferenza”.

 
Il Papa termina il messaggio invitando anzitutto a valorizzare “appieno” quella che definisce la “felice coincidenza” tra il 150.mo anniversario delle apparizioni di Lourdes e il Congresso eucaristico internazionale. E poi, invoca la protezione di Maria su quanti, dice, sono provati dalla malattia, sugli agenti sanitari, sugli operatori della pastorale sanitaria ovvero, scrive, su “chiunque con fattiva dedizione si occupa di servire, nel corpo e nell’anima, gli ammalati e i bisognosi”. Se a Québec, conclude Benedetto XVI, “si contempla il mistero dell’Eucaristia dono di Dio per la vita del mondo, nella Giornata Mondiale del Malato, in un ideale parallelismo spirituale, non solo si celebra l’effettiva partecipazione della sofferenza umana all’opera salvifica di Dio, ma se ne possono godere, in certo senso, i preziosi frutti promessi a coloro che credono. Così il dolore, accolto con fede, diventa la porta per entrare nel mistero della sofferenza redentrice di Gesù e per giungere con Lui alla pace e alla felicità della sua Risurrezione”.







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