Il dolore del Papa per l'assassinio di padre Roda, il missionario oblato ucciso nelle
Filippine martedì scorso
Benedetto XVI rende omaggio “al coraggio e alla fedeltà" mostrata dal missionario
Oblato di Maria Immacolata, padre Jesus Reynaldo Roda, ucciso nelle Filippine il 15
gennaio scorso. In un telegramma di cordoglio a firma del cardinale segretario di
Stato, Tarcisio Bertone, il Papa definisce padre Roda "generoso sacerdote” e lo addita
come esempio per i religiosi e i fedeli in tutta la regione, specialmente per i giovani.
Padre Roda, 54 anni, è stato assassinato a Tabawan, isoletta nell’arcipelago di Mindanao,
una zona a maggioranza musulmana, mentre cercava di resistere a un tentativo di rapimento
ai suoi danni. Condannando la brutalità dell’accaduto, il Pontefice chiede ai responsabili
del gesto di “rinunciare alla violenza” e di contribuire alla “costruzione di una
società giusta e pacifica, nella quale tutti possano vivere insieme in armonia”. Padre
Roda lavorava nella regione da 10 anni: era parroco della chiesa del Santissimo Rosario
e direttore della scuola Notre Dame, frequentata per lo più da musulmani. Il missionario
oblato era molto amato dalla popolazione. "Predicava a voce alta per la pace e lo
sviluppo, ma non aveva nemici" - rileva AsiaNews, che ha dato la notizia dell'assassinio.
La polizia segue la pista del fondamentalismo islamico che conduce al gruppo estremista
di Abu Sayyaf, vicino ad Al Qaeda, che mira a creare nel sud delle Filippine uno Stato
islamico indipendente. Dall'inizio delle violenze, nel 1970, si sono registrare oltre
150 mila vittime. I religiosi sono spesso nel mirino dei guerriglieri. L'ultimo missionario
rapito era stato padre Giancarlo Bossi del PIME, nell'estate dello scorso anno: allora
la vicenda si era conclusa con la sua liberazione.