Si è celebrato in questi giorni a L’Avana l'incontro di tutti i sacerdoti appartenenti
all'OCSHA (Opera di Cooperazione sacerdotale Ispanico-Americana), che svolgono il
loro lavoro pastorale in America. All’iniziativa hanno partecipato più cento sacerdoti,
in rappresentanza dei circa 400 che al momento sono impegnati in America Latina e
negli Stati Uniti. L’incontro ha avuto inizio nel pomeriggio di lunedì 14 gennaio
con la celebrazione della Santa Messa. Martedì 15 gennaio il cardinale Jaime Ortega
Alamino, arcivescovo de L’Avana, ha portato il suo saluto ai partecipanti. Sono quindi
intervenuti mons. Emilio Aranguren, vescovo di Holguín e Las Tunas, che ha presentato
la situazione della Chiesa a Cuba, e mons. Ramón del Hoyo, che ha presentato la situazione
della Chiesa in Spagna. Nel pomeriggio c’è stato uno scambio di esperienze sulla realtà
socio-religiosa dei paesi rappresentati, al fine di condividere i rispettivi punti
di vista sulle sfide missionarie presenti in ciascuno di essi e di individuare l’apporto
specifico che i sacerdoti dell’OCSHA possono fornire. L'incontro è terminato con la
presentazione della relazione dell’OCSHA e le conclusioni. L’OCSHA è sorta nel 1949
su iniziativa della Commissione episcopale delle Missioni con lo scopo di offrire
aiuto all’America Latina. In oltre 50 anni di vita, l’OCSHA ha inviato in America
più di 2.300 sacerdoti spagnoli. Attualmente, circa 400 sacerdoti degli 800 che lavorano
in questo continente, appartengono all’organismo. (C.C.)