COREA/AUSTRALIA Al cardinale Pell il Premio internazionale per la vita dell'arcidiocesi
di Seoul
SEOUL, 18gen08 – Un riconoscimento internazionale per la sua opera di sostegno alla
causa della vita: con questa motivazione, l’Arcivescovo di Sidney, card. Gorge Pell,
ha ricevuto il “Grand Prix Mysterium Vitae” conferito ogni anno dall’Arcidiocesi di
Seoul, nella Corea del Sud. Tra i motivi che hanno portato all’assegnazione dell’onorificenza
al porporato, c’è la fondazione del campus australiano dell’Istituto per il Matrimonio
e la Famiglia “Giovanni Paolo II”, negli anni in cui era Arcivescovo di Melbourne;
l’istituzione di Centri per la Vita nelle Arcidiocesi di Melbourne e Sidney; l’istituzione
di una donazione biennale di 100mila dollari australiani da parte dell’Arcidiocesi
di Sidney per la ricerca sulle cellule staminali adulte e la formazione di un servizio
di aiuto per le donne incinte di della capitale australiana. Il nome del Premio è
ispirato al titolo dal Motu Proprio “Mysterium Vitae”, scritto da Giovanni Paolo II
nel 1994 e con cui venne istituita la Pontificia Accademia per la Vita. Un nome,
ha detto il card. Pell, “particolarmente ben scelto: la vita di ogni essere umano
è un mistero da contemplare con riverenza e venerazione. Nessuno ha il diritto di
violare questo mistero”. “Dobbiamo ricordarci – ha aggiunto il porporato – che ogni
vita umana è unica e insostituibile. La discriminazione o la distruzione di essa in
base alla razza, al sesso, alla religione, alla malattia o al livello di sviluppo
non solo è una grave ingiustizia, ma mina anche i diritti umani e la giustizia sociale”.
Il card. Pell ha inoltre reso noto che l’ammontare del premio – circa 120mila dollari
australiani – sarà usato per ulteriori iniziative a favore della vita. Il porporato
ha poi reso omaggio al card. Nicholas Cheong, Arcivescovo di Seoulm, per i suoi sforzi
nel promuovere questa causa in Corea: basti citarei 10 milioni di dollari americani
investiti nel 2005 porporato coreano per la fondazione dell’Istituto cattolico per
la terapia cellulare di Seoul, con l’obiettivo di coadiuvare la ricerca sulle cellule
staminali adulte. Il risultato è stato quello di ottenere l’investimento del 60% dei
fondi governativi e privati in questo tipo di ricerca e non più in quella sulle cellule
staminali embrionali e sulla clonazione. “Il successo dell’Istituto cattolico per
la terapia cellulare di Seoul – ha concluso il card. Pell – ha avuto un ruolo decisivo
nel processo verso una ricerca basata su principi etici e dimostra cosa è possibile
in ambito scientifico quando gli investitori privati ed il governo non sono accecati
dalle ideologie”. Istituito nel 2005, il Grand Prix Mysterium Vitae ha l’obiettivo
di riconoscere i meriti di personalità impegnate nel campo sociale ed accademico della
promozione della vita umana e nella ricerca di cure mediche per le malattie incurabili.
Tra i premiati dello scorso anno, Mons. Elio Sgreccia, Presidente della Pontificia
Accademia per la Vita, la prof.ssa Mary Ann Glendon, docente dell’Università di Har
vard.