Il cardinale Bertone incontra il Movimento dei Focolari
“Sono venuto in questa oasi di pace, per un momento di gioia”: è quanto ha detto ieri
il cardinale Tarcisio Bertone salutando gli oltre 600 sacerdoti diocesani focolarini,
provenienti da 54 diocesi, che lo attendevano al Centro Mariapoli di Castelgandolfo.
È la prima volta che, da segretario di Stato, il porporato ha reso visita al Movimento
dei Focolari, in questo suo centro internazionale. Era stato invitato per un dialogo
con sacerdoti, riuniti per il loro incontro annuale. Il servizio è di Carla Cotignoli:
Un dialogo
intenso, spontaneo, profondo. Il cardinale ha ascoltato le testimonianze di alcuni
“focolari sacerdotali” sugli effetti che il “carisma dell’unità” vissuto provoca in
vari contesti ecclesiali e socio-culturali. Poi ha preso la parola rispondendo a una
grande varietà di domande. Solo alcuni flash. Le due maggiori sfide che stanno di
fronte ai cristiani oggi: “L’irrilevanza della fede”. “L’isolamento e la solitudine”.
Il porporato ha richiamato una riflessione dell’allora cardinale Ratzinger, pubblicata
in un libro recente, dove afferma che “l’estrema prova della solitudine incomunicabile
è l’inferno”. “E questo dice che la solitudine noi la iniziamo da qui e quindi l’inferno
lo iniziamo di qui”. Ha fatto due citazioni: Sartre: “Gli altri per me sono l’inferno”
e Gabriel Marcel: “Gli altri per me sono il cielo”. Allora – ha aggiunto – il cielo,
il paradiso lo incominciamo qui con la spiritualità di comunione, con il carisma di
comunione. Il contrario della solitudine. Una domanda era personale: “Lei è un illustre
figlio di San Giovanni Bosco. In che modo questa ‘filiazione carismatica’ la aiuta
nel suo ministero attuale?”. “Il carisma salesiano mi ha aiutato sempre nella mia
vita, sin da ragazzo. Poi sono entrato nella congregazione, ho assimilato un po’ questo
spirito di famiglia, la capacità di ascolto e di accoglienza e di convivenza, di confidenza.
Anche il fatto di viaggiare sempre in clergyman, dà un segnale alla gente, bisognosa
di un consiglio, di una parola, ma anche di confessarsi, nei luoghi più impensati
- avrei tanti episodi da raccontare”. Sui Movimenti ecclesiali: “La loro presenza,
viva, efficace, trasformante, suscita attenzione anche nei non cristiani”. “Il Signore
continua a essere creativo, la creazione è in atto nell’universo, nel cosmo … è in
atto soprattutto attraverso l’azione dello Spirito”. Il segretario di Stato ha inviato
un “calorosissimo saluto” a Chiara Lubich, dopo aver riconosciuto il fondamentale
ruolo dei fondatori nella vita della Chiesa.