Nella Solennità del Battesimo del Signore il Papa presiede la Messa nella Cappella
Sistina
Domani, nella Solennità del Battesimo del Signore, che chiude il Tempo di Natale,
Benedetto XVI presiederà nella Cappella Sistina una celebrazione eucaristica durante
la quale amministrerà il sacramento del Battesimo ad alcuni bambini. La Radio Vaticana
seguirà il rito in diretta a partire dalle 9.50. Per comprendere meglio questa festa
Giovanni Peduto ha intervistato il padre monfortano Corrado Maggioni,
officiale presso la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Anzitutto gli ha chiesto perché Giovanni Battista restò scandalizzato dal fatto che
Gesù volle farsi battezzare:
R. –
Giovanni Battista si è scandalizzato, come potremmo scandalizzarci anche noi, per
il fatto che Gesù è l’innocente che non ha peccato: che bisogno ha di lavarsi nell’acqua
del Giordano? Ma Gesù, l’innocente, si mette in fila con i peccatori, non perché abbia
bisogno di essere purificato da Giovanni, ma per adempiere il volere del Padre, che
lo vuole figlio obbediente. L’obbedienza di Gesù al volere del Padre ci santifica,
santifica le acque, santifica le anime, che si lasciano raggiungere dalla grazia,
dalla morte e della resurrezione del Signore. E Sant’Agostino, proprio parlando del
Battesimo di Gesù, dice più o meno queste parole: “Gesù è stato battezzato nel Giordano
per te. Sei tu che attraverso di lui, sei stato santificato. Colui che non aveva peccato
e, dunque, non aveva bisogno di purificazione, si è sottomesso al Battesimo per insegnarti
la via della vita eterna, della liberazione dal male”.
D.
– Questa festa del Battesimo del Signore per l’uomo di oggi che significato acquista?
R.
– Tra i vari significati, mi pare certamente che insegni a prendere Gesù come maestro,
un maestro di vita, un maestro da ascoltare, da seguire, da amare, da imitare. Mettersi
sul suo esempio, con il suo aiuto, nelle mani di Dio, con sincera obbedienza, per
mettere in pratica ciò che piace a Dio nella nostra vita.
D.
– La festa del Battesimo del Signore è anche un’occasione per riflettere sul nostro
Battesimo...
R. – Certamente, si riflette anzitutto
sul fatto che è un dono gratuito che non abbiamo meritato, ma che il Signore ci ha
elargito. Il Battesimo dei bambini sottolinea proprio questa gratuità di Dio. Allora
direi anzitutto che l’atteggiamento sia quello del ringraziamento, del ringraziare
Dio per averci battezzati nel suo Figlio con il sacramento. Il secondo atteggiamento,
mi sembra quello del riscoprire l’esigenza del Battesimo. Siamo invitati a vivere
da battezzati. Il rendimento di grazie è essere consapevoli dell’esigenza che l’essere
rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo comporta.
D.
– Come aiutare a far capire il significato del Battesimo a chi l’ha ricevuto e poi
se ne è dimenticato?
R. – Penso che la strada per
riscoprire il grande dono del Battesimo sia quella di riscoprire, entrare maggiormente
nella conoscenza del mistero di Cristo: la riscoperta incessante della fede. Aiutare
una persona a crescere nella fede o a riscoprire la fede significa anche aiutarla
a riscoprire la grandezza della vocazione battesimale.