2008-01-12 13:57:08

I vescovi delle Filippine esortano i fedeli a contrastare politiche che possano promuovere l’aborto nel Paese asiatico


Nelle Filippine l’aborto è vietato e “vogliamo che si continui a difendere la sacralità della vita umana”. Lo affermano i vescovi del Paese asiatico che si sono sempre espressi con chiarezza contro politiche per la promozione dell’aborto. I presuli esortano inoltre i fedeli a contrastare le diverse proposte e ordinanze che emergono nelle amministrazioni locali o a livello nazionale, per legalizzare l’interruzione volontaria della gravidanza nelle Filippine. I vescovi – riferisce l’agenzia Fides - stigmatizzano poi i metodi di controllo demografico che puntano sulla contraccezione o sulla penalizzazione della vita umana. Il vescovo di Cubao, mons. Honesto Ongtiogo, ha sottolineato che i fedeli sono chiamati a fare una convinta obiezione di coscienza rispetto a metodi o a sistemi che diffondono una cultura di morte. La Chiesa, ha aggiunto il presule, non rimarrà silente sulla questione: “In quanto cattolici, crediamo fermamente e con fede nella Verità che il Signore Gesù Cristo ha consegnato alla sua Chiesa”, preannunciando anche possibili manifestazioni di preghiera per la vita se il paese dovesse imboccare una deriva abortista. La Conferenza Episcopale delle Filippine ha approfondito nel 2007 il suo impegno in favore della cultura della vita, organizzando una conferenza internazionale e diversi seminari dedicati ai temi della bioetica, invitando numerosi esperti, studiosi, teologi e medici di livello mondiale. (A.L.)







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