POLONIA La Polonia può vantare numerosi successi nel cammino ecumenico, afferma mons.
Pikus
VARSAVIA, 11 gen 08 - "La Polonia può vantare numerosi successi nel cammino ecumenico",
prima e dopo il Concilio Vaticano II e si può dire all’avanguardia su questo fronte.
Lo rileva mons. Tadeusz Pikus, presidente del Consiglio per le questioni ecumeniche
della Conferenza episcopale polacca, nel tradizionale messaggio per la Settimana di
preghiera per l'unità dei cristiani, che si celebrerà dal 18 al 25 gennaio. A titolo
di esempio, la lettera ricorda, tra l’altro, che il Consiglio ecumenico in Polonia
era una realtà già due anni prima della nascita del Consiglio mondiale delle Chiese
istituito nel 1948. Mons. Pikus ricorda anche che nel 2000 le Chiese cristiane polacche
hanno sottoscritto una Dichiarazione comune sul riconoscimento reciproco del battesimo,
che è un fatto eccezionale almeno nel contesto europeo. Oltre alla Settimana per l’Unità
– prosegue il messaggio - in Polonia vengono promosse numerose altre iniziative di
carattere ecumenico: giornate ecumeniche sulla Bibbia, celebrazioni e pellegrinaggi.
Le Chiese polacche lavorano insieme anche nell’apostolato sociale: dal 2000 le tre
organizzazioni caritative della Chiesa cattolica, protestante e ortodossa collaborano
a un'iniziativa di sostegno all'infanzia organizzata nel periodo di Natale. Significativa
anche la collaborazione tra gli atenei e le case editrici. La lettera segnala infine
che nel Paese da tempo si tengono incontri bilaterali e multilaterali tra le Chiese
su questioni di interesse comune, mentre attualmente è allo studio la pubblicazione
di un'istruzione pastorale riguardante i matrimoni misti tra cristiani di diverse
denominazioni. (Sir Europa – ZENGARINI)