FRANCIA Critiche dei cappellani delle carceri al progetto di legge sulla sicurezza
PARIGI, 11gen08 - I cappellani delle carceri di Francia di diversi culti religiosi
(cattolici, protestanti, ebrei e musulmani) hanno diffuso ieri un comunicato congiunto
in cui prendono le distanze riguardo al progetto di legge sulla sicurezza che prevede
norme più restrittive per lo sconto della pena, soprattutto per i recidivi. “Siamo
anche noi convinti” – scrivono i cappellani - che il fatto “che si sanzioni di nuovo
dei colpevoli che hanno finito di pagare la loro pena alla società, pone dei problemi”.
“E’ nostro lavoro anche far prendere pazientemente coscienza ai colpevoli delle sofferenze
che subiscono lo loro vittime”. Ma – aggiungono . “la posta in gioco è troppo importante
perché sia trattata con urgenza”. “Per noi il senso della pena si pone in questi termini:
rendere un individuo condannato responsabile della gestione della sua pena e mettere
in opera, se necessario, una cura medica, un lavoro educativo e anche un accompagnamento
spirituale se richiesto”. I cappellani chiedono pertanto che la prossima legge penitenziaria
includa nella parte relativa ai percorsi di esecuzione della pena, la necessità e
la possibilità effettiva per i detenuti di affrontare i loro problemi di ordine psicologico
o psichiatrico con l’aiuto di specialisti e di prevedere misure di reinserimento una
volta scontata la pena. (Sir-MANCINI)