Thailandia: i cattolici piangono la morte della principessa Galyani Vadhana
E’ stata sorella di re Anandhamahidol (Rama VIII) e del regnante re Bhumibol Adulyadej
(Rama IX) sul trono dal 1946. Ha svolto un ruolo decisivo per lo sviluppo del Paese,
specie per le zone remote. La principessa Galyani Vadhana, morta il 2 gennaio all’età
di 84 anni, è stata una donna decisiva per il destino della Thailandia. Per la sua
cremazione, secondo la tradizione thai, bisogna attendere 100 giorni dalla sua morte.
Il presidente della Conferenza episcopale thailandese, mons. George Yod Phimphisan,
il 3 gennaio ha invitato tutti i fedeli per i 100 giorni di lutto anteriori alla sua
cremazione a dedicarle la Messa quotidiana e ad aggiungere alla funzione una speciale
preghiera di cordoglio. La messa funebre sarà celebrata il 13 gennaio nella Cattedrale
dell’Assunzione dal cardinale di Bangkok, Michael Michai Kitbunchu, insieme al nunzio
apostolico mons. Salvatore Pennacchio. La principessa ha sempre svolto attività di
assistenza e solidarietà, come ricordano le famiglie cattoliche che hanno ricevuto
la sua carità e che ora piangono la sua morte. Tra i principali impegni in favore
della Chiesa cattolica nel Paese, il 9 gennaio 2000 ha partecipato alla celebrazione
per l’Anno Giubilare allo Stadio nazionale a Bangkok; il 14 giugno 2000 ha fatto visita
al centro per i malati di Hiv condotto, nei quartieri poveri, da padre Joseph H. Myer
dei Padri Redentoristi. Il 28 settembre 2004 ha partecipato alla “Grande Messa in
do minore” di Mozart nella Cattedrale dell’Assunzione a Bangkok. (C.C.)