La pittura americana dell'800 protagonista in una mostra a Brescia
Prosegue, fino al prossimo 4 maggio al Museo di Santa Giulia a Brescia, la mostra
“America! Storie di pittura dal Nuovo mondo”. Per la prima volta in Italia 450 opere
della pittura americana dell’800 tra dipinti, sculture, fotografie, oggetti della
cultura indiana e dell’epopea di Buffalo Bill. Importanti i prestiti da parte di 50
musei degli Stati Uniti per un grande evento frutto di tre anni di lavoro. Il servizio
è di Paolo Ondarza.
(musica)
Meraviglia
e stupore: emozioni vissute dai coloni che nell’800 scoprivano gli spazi sconfinati
del Nuovo Mondo. Oggi a Brescia è possibile rivivere quell’entusiasmo attraverso lo
sguardo di Thomas Cole, John Sargent, e di altri pittori. Originale l’arte americana
con il suo amore per il dettaglio paesaggistico, ma anche incuriosita dal linguaggio
figurativo del Vecchio Continente: attenta alla pittura inglese di Constable e Turner,
a quella tedesca di Friedrich e affascinata dalla rivoluzione del colore operata dagli
impressionisti francesi. Il curatore Marco Goldin:
“Pure
all’interno di immagini che sembrano desunte dalle opere di Monet, noi troviamo una
devozione al senso della descrizione delle cose, che non era qualcosa che apparteneva
ai grandi impressionisti francesi”.
Pitture, sculture,
armi, oggetti di uso quotidiano e l’ausilio delle nuove tecnologie documentano il
vecchio West e l’affascinante mondo degli indiani, i nativi americani. Ancora Goldin:
“Nel
1881, Frederic Remington arriva per la prima volta nel West. Arrivando con la cassetta
dei colori, gli viene chiesto: ‘Cosa sta arrivando a fare?’ ‘Sono venuto a raccontare
il West’. E la persona che gli risponde gli dice: ‘Ma il West è già finito’. Quando
Remington comincia a dipingere il West lo fa con un senso di memoria e di ricordo,
perché proprio in quel preciso istante gli indiani sono ormai quasi completamente
chiusi nelle riserve”.
Un percorso articolato e ricco
di suggestioni quello di "America!": dai paesaggi raffiguranti le cascate del Niagara
al fascino lontano dei paesaggi esotici e italiani. Fino alle scene di vita con la
città, il calore degli interni e l’intensità dei ritratti.