2008-01-08 15:14:46

Le crisi in Kenya e Medio Oriente e il recente incontro con il Papa nel discorso del Gran Maestro dell’Ordine di Malta al Corpo Diplomatico, per il tradizionale scambio di auguri


Nuovo anno di lavoro e nuovo, cordiale incontro all’Aventino tra l’Ordine di Malta ed i rappresentanti dei 99 Paesi attualmente accreditati presso l’antica Istituzione in virtù della sua sovranità internazionale. Il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie, il Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery ed i membri del Sovrano Consiglio hanno accolto con il consueto calore a Santa Maria del Priorato gli ambasciatori che con il loro lavoro accompagnano e sostengono la millenaria missione caritativa dell’Ordine, attivo in 120 nazioni del globo con strutture socio-sanitarie e progetti di soccorso internazionale in caso di guerre o calamità. Ai professionisti della diplomazia il discorso di benvenuto del Gran Maestro ha proposto un excursus a tutto campo sulle iniziative umanitarie dell’Ordine ed i principali temi di attualità internazionali ad esse correlati. Un esempio per tutti, il Kenya: nel Paese africano, che il perdurare delle violenze rischia di trasformare in un nuovo Ruanda, gli otto ambulatori dell’Ordine attivi sul territorio assistono una media di 600mila persone ogni anno. Ed ancora, l’ampia disamina del Gran Maestro ha evocato la campagna per la lotta alla lebbra in Brasile, gli accordi per la fornitura di insulina agli ospedali cubani, la cura dei bambini denutriti ad Haiti, i progetti assistenziali in numerosi Paesi dell’Est europeo, i programmi di ricostruzione post-tsunami nel Sud-est asiatico e molti altri progetti umanitari di matrice melitense. Inevitabile infine il richiamo, con accenti di grande soddisfazione, ai due grandi eventi ecclesiali che hanno allietato la Famiglia gerosolimitana nel 2007: la storica visita papale del 2 dicembre scorso a pazienti e personale dell’Ospedale romano “San Giovanni Battista”, definita “un incoraggiamento eccezionale a proseguire nella missione al servizio dei malati”, e lo straordinario pellegrinaggio che ad ottobre ha condotto in Terrasanta oltre 1300 Cavalieri e Dame di 21 diverse nazionalità. Un viaggio alle radici della fede cristiana e dello stesso Ordine di Malta, ma anche, per il Gran Maestro, l’occasione di una preoccupata riflessione sul difficile futuro dei cristiani d’Oriente, emarginati e sottoposti a violente discriminazioni che sempre più spesso li costringono all’esodo. (A cura di Adriano Monti Buzzetti)







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