Le crisi in Kenya e Medio Oriente e il recente incontro con il Papa nel discorso del
Gran Maestro dell’Ordine di Malta al Corpo Diplomatico, per il tradizionale scambio
di auguri
Nuovo anno di lavoro e nuovo, cordiale incontro all’Aventino tra l’Ordine di Malta
ed i rappresentanti dei 99 Paesi attualmente accreditati presso l’antica Istituzione
in virtù della sua sovranità internazionale. Il Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie, il
Gran Cancelliere Jean-Pierre Mazery ed i membri del Sovrano Consiglio hanno accolto
con il consueto calore a Santa Maria del Priorato gli ambasciatori che con il loro
lavoro accompagnano e sostengono la millenaria missione caritativa dell’Ordine, attivo
in 120 nazioni del globo con strutture socio-sanitarie e progetti di soccorso internazionale
in caso di guerre o calamità. Ai professionisti della diplomazia il discorso di benvenuto
del Gran Maestro ha proposto un excursus a tutto campo sulle iniziative umanitarie
dell’Ordine ed i principali temi di attualità internazionali ad esse correlati. Un
esempio per tutti, il Kenya: nel Paese africano, che il perdurare delle violenze rischia
di trasformare in un nuovo Ruanda, gli otto ambulatori dell’Ordine attivi sul territorio
assistono una media di 600mila persone ogni anno. Ed ancora, l’ampia disamina del
Gran Maestro ha evocato la campagna per la lotta alla lebbra in Brasile, gli accordi
per la fornitura di insulina agli ospedali cubani, la cura dei bambini denutriti ad
Haiti, i progetti assistenziali in numerosi Paesi dell’Est europeo, i programmi di
ricostruzione post-tsunami nel Sud-est asiatico e molti altri progetti umanitari di
matrice melitense. Inevitabile infine il richiamo, con accenti di grande soddisfazione,
ai due grandi eventi ecclesiali che hanno allietato la Famiglia gerosolimitana nel
2007: la storica visita papale del 2 dicembre scorso a pazienti e personale dell’Ospedale
romano “San Giovanni Battista”, definita “un incoraggiamento eccezionale a proseguire
nella missione al servizio dei malati”, e lo straordinario pellegrinaggio che ad ottobre
ha condotto in Terrasanta oltre 1300 Cavalieri e Dame di 21 diverse nazionalità.
Un viaggio alle radici della fede cristiana e dello stesso Ordine di Malta, ma anche,
per il Gran Maestro, l’occasione di una preoccupata riflessione sul difficile futuro
dei cristiani d’Oriente, emarginati e sottoposti a violente discriminazioni che sempre
più spesso li costringono all’esodo. (A cura di Adriano Monti Buzzetti)