INDIA Conclusa nei giorni scorsi l’assemblea annuale delle Superiori maggiori indiane
MANGALORE, 8 gen 08 - Ripensare la formazione alla vita consacrata femminile
per valorizzare la sua dimensione profetica; promuovere una maggiore solidarietà e
collaborazione tra le Congregazioni; rendere più incisiva la presenza delle consacrate
nell’apostolato sociale. Con questi impegni si è conclusa nei giorni scorsi a Mangalore
l’assemblea generale annuale delle Superiori maggiori dell’India dedicata al tema:
“Il misticismo profetico: la vocazione delle religiose preparate”. 350 Superiore maggiori
in rappresentanza delle 97mila religiose hanno discusso di come migliorare la formazione
delle consacrate in India perché possano vivere pienamente la dimensione profetica
della loro vocazione e quindi come aggiornare i carismi dei rispettivi ordini interpretandoli
e adeguandoli ai tempi e alle nuove sfide della modernità. Questi carismi – è stato
tra l’altro sottolineato - si concretizzano, in primo luogo, nella solidarietà con
gli ultimi, poveri e donne in particolare, e sfidando quelle “strutture dell’oppressione”
che la perpetuano. A questo proposito, tra le iniziative scaturite dall’assemblea
vi è stata l’istituzione di un centro di ricerca teologico per aiutare le religiose
in India a promuovere il ruolo della donna nella società e nella Chiesa indiana. Tra
i temi affrontati dalla riunione anche i rapporti con le altre religioni. Commentando
le ripetute aggressioni anti-cristiane di questi giorni nello Stato indiano di Orissa,
le Superiori maggiori indiane hanno ribadito come la promozione del dialogo sia oggi
tanto più necessario in un contesto sociale sempre più conflittuale e come l’unico
modo per resistere a tali pericoli sia “di avvicinarsi più a Dio”. (Ucan – ZENGARINI)