2008-01-07 15:15:50

In Terra Santa s'intrecciano l'Epifania celebrata dai cattolici e il Natale delle Chiese Orientali


Di nuovo festa a Betlemme, con l’inizio, ieri, del Natale ortodosso per chi segue il calendario Giuliano e le celebrazioni dell’Epifania, inaugurate sabato con il solenne ingresso del Custode di Terra Santa in Basilica. Padre Pierbattista Pizzaballa, che veniva da Gerusalemme, per entrare in Betlemme ha varcato ben tre porte nel muro che chiude la città, attraversando lo stretto corridoio che conduce alla tomba di Rachele, un passaggio che viene aperto solo in queste solenni occasioni. Dopo essere entrato in Basilica per la porticina detta “dell’umiltà”, secondo lo status quo, nella chiesa latina di Santa Caterina padre Pizzaballa ha salutato brevemente i fedeli, ricordando come quella che per noi è la festa dell’Epifania, è per i nostri fratelli greci il Natale del Signore. Il Padre Custode ha invitato quindi tutti a gioire contemplando il Bambin Gesù, per essere testimoni del dono immenso di Dio che si è fatto uomo. Ieri mattina, la celebrazione dell’Epifania in Santa Caterina è stata seguita dalla solenne processione in grotta dove il Custode, come segno dei doni recati dai Magi, ha deposto nel luogo della Natività, oltre all’incenso e alla mirra, anche la rosa d’oro che fu donata da Papa Paolo VI ed ha quindi portato in processione dalla Grotta in Basilica la statua del Bambino seduto in trono. Ieri mattina, al termine della Messa in Santa Caterina, presieduta dal Custode di Terra Santa, secondo le regole dello status quo, che determinano i turni nella Basilica della Natività, altri ingressi solenni hanno animato la piazza della Mangiatoia: quelli del Patriarca greco Teofilo, del patriarca siriano e di quello copto che, accolti dalla popolazione in festa, hanno inaugurato le celebrazioni del Natale ortodosso. (A cura di Sara Fornari) RealAudioMP3







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