2008-01-07 12:36:18

Compie 100 anni "La Difesa del Popolo", settimanale della diocesi di Padova


Sono cento anni che il settimanale "La Difesa del Popolo" è la voce ufficiale della diocesi di Padova. E sabato scorso presso la Cattedrale della città si è tenuta una concelebrazione di ringraziamento presieduta dal vescovo Antonio Mattiazzo. ”La Difesa del Popolo - ha ricordato nell’ omelia mons. Mattiazzo - è il giornale della comunità, che si occupa della gente e del territorio, che parla di politica senza essere di parte, aiutando il lettore a farsi un opinione evangelicamente ispirata”. Marina Tomarro ha intervistato don Cesare Contarini, alla guida del settimanale da 15 anni:RealAudioMP3


R. – Cento anni fa è uscito il primo numero de “La Difesa del Popolo”. Quindi, il primo sentimento è una riconoscenza grande al Signore per tutto quello che questi cento anni hanno rappresentato nel nostro lavoro, quindi di pagine scritte e pubblicate, di persone che hanno lavorato amando la Chiesa e il proprio territorio, di dedizione spicciola nella diffusione del giornale, nel trovare le notizie, nei piccoli servizi che ogni attività come questa richiede.

 
D. – Ma in che modo questo settimanale ha saputo raccontare la diocesi di Padova?

 
R. – Quando è nata cento anni fa "La Difesa del Popolo”, il vescovo aveva in mente una forte presenza nel sociale e soprattutto chiedeva aiuto ai paesi, alle parrocchie del territorio per bonificare una Padova che, in quel mentre, era in mano agli anticlericali, ai massoni, ai socialisti di quel tempo. Quindi, il giornale è stato un forte strumento di battaglia e di presenza vivace dei cattolici per affermare le loro idee. Con il tempo è cambiato anche il rapporto della Chiesa con la società. Quindi, adesso il rapporto è più dialogico, è più di confronto. Noi abbiamo una grandissima università a Padova e cerchiamo di dialogare con il mondo della cultura e tenere alto anche un senso di proposta di valori cattolici e di cultura cattolica in città.

 
D. – In questi cento anni come si è evoluto "La Difesa del Popolo”?

 
R. – E’ cambiato il mondo attorno al giornale, è cambiata la Chiesa, è cambiato il rapporto tra Chiesa e mondo. Quindi, un giornale che era nato molto battagliero e ha condotto le battaglie del mondo cattolico nelle diverse epoche, poi con il Vaticano II si è preferito andare più su di un rapporto pastorale, quindi con una simpatia diversa nei confronti della realtà e del mondo. I temi del sociale, quindi, sono trattati con un’altra ottica.

 
D. – E il rapporto dei padovani con il vostro giornale qual è?

 R. – "La Difesa del Popolo” a Padova è un giornale stimato, perchè abbiamo un approccio normalmente positivo alle diverse realtà, da quelle economiche a quelle amministrative, a quelle istituzionali. Quindi, ci sono dei rapporti buoni, anche se ci manteniamo una libertà di intervento e di critica come è proprio del giornalismo e ancor più di un’ispirazione cattolica del giornalismo.







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