La riflessione del teologo, don Massimo Serretti, sul Vangelo dell'Epifania
Nella Solennità dell’Epifania del Signore la Liturgia ci presenta il Vangelo della
visita dei Magi a Betlemme. Dopo l’incontro con il re Erode, guidati da una stella
giungono nel luogo dove si trovava Gesù: “Entrati nella casa, videro
il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni
e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare
da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro Paese”.
Sulla Solennità
dell’Epifania, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente
di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense:
“Alzati,
rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di
te. Poiché ecco le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma
su di te risplende il Signore, la Sua gloria appare su di te” (Is 60, 1s). Ma anche
gli altri popoli sono chiamati a conoscere e a godere di questa luce: “Nazioni che
non ti conoscono accorrono a Te” (Is 55, 5). “Tutti i popoli che Tu hai creato verranno
e si prostreranno davanti a Te, o Signore, e glorificheranno il tuo nome” (Sal 85,
9). Con la manifestazione del Bambino ai saggi d’Oriente iniziano a compiersi questi
prodigi meravigliosi e queste profezie. La sequela della Luce s’impone da sé. Alla
fine non si potrà andare contro la Luce (Newman). Ciò richiese ai Magi un lungo viaggio
(T.S. Eliot): all’andata con il cuore gonfio di aspettativa, al ritorno con uno sguardo
che non sarebbe mai più stato quello di prima. Coloro che compiono e che hanno compiuto
questo viaggio, adesso sono stelle loro stessi: “Ora siete luce nel Signore” (Ef 5,
8). “Dovete risplendere come stelle” (Fil 2, 5), come astri davanti agli uomini. E
brilleremo come astri, come l’astro che guidò i Magi, “se in tutte le nostre azioni
si manifesterà il Signore Gesù Cristo” (Leone M.).