Riaperta a Betlemme la Tv cristiana “al Mahed” dopo l’appello lanciato dai microfoni
della Radio Vaticana per superare le difficoltà economiche
Ridotta al silenzio per i debiti accumulati, ha ripreso le trasmissioni - dopo poche
settimane di sospensione - l’emittente “al Mahed”, (“La Natività”), l’unica Televisione
cristiana in Terra Santa. La stazione televisiva privata che sorge a pochi chilometri
dalla Basilica della Natività a Betlemme è nata nel 1996 per iniziativa di un imprenditore
greco-ortodosso Samir Qumsieh, fondatore e direttore da 11 anni di al Mahed. La Tv
offre una programmazione variegata rivolta in particolare ai cristiani, non mancano
però programmi mirati per i musulmani, oltre a trasmissioni di servizio per tutti
i telespettatori, che sono circa un milione. Nonostante l’ottimo seguito e gli attestati
di stima meritati da istituzioni religiose, l’emittente è arrivata nei mesi scorsi
a indebitarsi fino a 63 mila dollari. Da qui l’appello del suo direttore Qumsieh,
lanciato dai nostri microfoni il primo novembre scorso, per scongiurare la chiusura
definitiva, “un disastro” - aveva lamentato - per la sopravvivenza dei cristiani in
Terra Santa, dove nella sola Betlemme sono scesi dall’85 a meno del 20% della popolazione.
Dopo l’appello è arrivata la pronta risposta di un associazione italiana di San Donato
milanese “Concittadini di Terra Santa operatori di pace”, che ha aperto una raccolta
per sostenere la Tv “al Mahed”, cui si è aggiunto un contributo di 15 mila euro da
parte della presidenza della CEI, attinto dai fondi dell’8 per mille. Questi interventi
hanno permesso di riprendere le trasmissioni, oltre che attirare l’attenzione su una
realtà di grande rilievo mediatico per i cristiani di Terra Santa. (A cura di Roberta
Gisotti)