In Uganda appello delle Chiese contro la pena di morte
Il vescovo anglicano, Zac Niringiye, ha lanciato un appello in Uganda per promuovere
la moratoria della pena di morte e ha invitato i cristiani ad unirsi a loro in questa
battaglia. Il presule racconta di essere stato nelle prigioni e di aver incontrato
più di 500 condannati al braccio della morte. Molti di questi - riferisce l’Osservatore
Romano - hanno abbracciato la fede in carcere e si sono redenti. Secondo il vescovo,
che ha ascoltato i racconti di molti detenuti, bisognerebbe dare loro la possibilità
di ricominciare una nuova vita, questa volta nella grazia del Signore. Un altro appello
lanciato dai vescovi dell’Uganda riguarda una questione irrisolta nel Paese, quella
dei contrasti legati alla riforma della legge agraria. I leader religiosi hanno invitato
il governo a trovare una soluzione pacifica per risolvere la questione della terra,
puntando sul dialogo fra le parti interessate. “Noi tutti amiamo le nostre risorse
naturali – hanno concluso i leader religiosi – e quindi è nostro dovere proteggerle.
Se ci si ascoltasse reciprocamente con calma e attenzione, si potrebbero evitare molti
problemi”. (C.C.)