I primi fuochi d’artificio ieri nel Pacifico, intorno alle 14 ora italiana, lungo
il 180.mo meridiano, nelle isole di Tonga, Fiji e Kiribati, nell'isola di Chahtam
e in Nuova Zelanda. L'anno nuovo ha fatto poi il giro del mondo con il suo carico
di speranze e attese, di rimpianti e nostalgie, di gioie e di dolori. E cosi si è
festeggiato in piazza, nei locali pubblici e in famiglia, come sempre per tradizione,
ci si è raccolti nei luoghi della fede, e anche molti hanno atteso in solitudine,
a volte voluta, sovente subita, quel passaggio alla mezzanotte. Nelle grandi capitali
le folle sono scese per le vie: a Parigi in 400 mila sotto la pioggia battente sugli
Champs Elysees; a New York, è stata una giovane reduce della guerra in Iraq ad accendere
sul palco di Times Square la grande palla di luce, simbolo da 100 anni della notte
di San Silvestro; ed anche a Baghdad, ferita da una guerra in corso, migliaia di persone,
giovani e famiglie si sono riversate per le strade del centro blindate da misure di
sicurezza; più di un milione gli australiani che hanno assistito nella baia di Sidney
allo spettacolo pirotecnico; due ore dopo ad Hong Kong s’illuminava il porto Victoria;
sotto il freddo e la neve i giapponesi hanno ascoltato i 108 rintocchi di campane
nei templi buddisti; a Taiwan l’appuntamento principale è stato sotto il grattacielo
Taipei 101; a Mosca riuniti nella piazza Rossa insieme a Nonno Gelo, il nostro Babbo
Natale per assistere ai fuochi d’artificio; a Vienna il primo vagito di un neonato
in Europa, Brian, 8 secondi dopo l’ultimo rintocco del Duomo di Santo Stefano; a Londra
700 mila i londinesi tra Trafalgar Square e lungo il Tamigi per vedere i fuochi sparati
dal London Eye, la grande ruota inaugurata nel 2000, mentre il Big Ben echeggiava
i suoi rintocchi; un milione i Berlinesi sotto la Porta di Brandeburgo, incantati
da scoppiettanti luci nel cielo. E dopo i festeggiamenti, i brindisi, le urla, e anche
i pianti liberatori arriva il conto drammatico degli incidenti che purtroppo non mancano
mai nella notte di Capodanno. Tra i bilanci più gravi: in Italia 1 morto nel napoletano
e 473 feriti; e ancora nelle Filippine, circa 450 i feriti da pallottole vaganti e
botti. E per chiudere un segno di riconciliazione: i leader della comunità musulmana
britannica hanno comprato intere pagine sui principali giornali per fare ai cristiani
del mondo intero gli auguri di un felice anno nuovo.(A cura di Roberta Gisotti)