2007-12-28 12:36:52

Preghiera interreligiosa in India per invocare la pace nello Stato di Orissa, teatro di attacchi contro i cristiani


Vescovi, sacerdoti, suore, esponenti delle comunità sikh, buddisti e fedeli di altre religioni hanno partecipato a Mumbai, in India, ad una preghiera interreligiosa. Si è pregato per la pace nel distretto di Kandhamal, nello Stato orientale di Orissa, teatro di scontri e attacchi contro cristiani. Le violenze sono iniziate alla vigilia di Natale, quando alcuni militanti fondamentalisti indù hanno annunciato scioperi, blocchi e proteste contro i festeggiamenti del Natale da parte dei cristiani. Il giorno successivo è stato impedito ai fedeli di partecipare alla Messa natalizia. Sono seguiti violenti scontri nei quali è anche rimasto ferito il leader del partito induista. L’episodio ha scatenato nuovi, drammatici attacchi contro luoghi di culto cristiani: un giovane è morto ed altre 20 persone sono rimaste ferite. Nel tentativo di riportare la situazione alla calma, le autorità locali hanno poi costituito “un comitato per la pace” e proclamato il coprifuoco in tutta la zona a tempo indeterminato. I rappresentanti della comunità cristiana dello Stato di Orissa chiedono, in particolare, la messa al bando del ‘Vishwa Hindu Parishad’, organizzazione paramilitare estremista indù legata al partito ultranazionalista indiano di estrema destra. Il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, ha espresso poi “preoccupazione” ma anche fiducia nelle tradizioni di convivenza della “grande nazione indiana”. Il porporato – riferisce l’agenzia AsiaNews - ha anche sottolineato la necessità di creare “ponti” di comprensione e dialogo. Ed è necessario – ha detto il porporato - che le forze dell’ordine intervengano in modo adeguato. Le violenze - ha concluso – sono opera di un gruppo marginale e l’India è un grande Paese, con una ricca società multiculturale e multireligiosa. (A cura di Amedeo Lomonaco)RealAudioMP3







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