Perù: messaggio natalizio del presidente della Conferenza episcopale, mons. Cabrejos
Vidarte
“Il Natale è un mistero di amore e, al tempo stesso, una sfida all'impero della ragione
che ignora la realtà di un mondo ultraterreno, l’unico che può dare un vero senso
alla nostra vita”. Così il presidente della Conferenza episcopale del Perú, mons.
Miguel Cabrejos Vidarte, Arcivescovo di Trujillo nel messaggio natalizio indirizzato
al Paese nel quale sottolinea che in Gesù Bambino “si manifestano la fragilità dell’uomo
e l’onnipotenza di Dio”. “In questo tempo di Natale - scrive mons. Cabrejos Vidarte
nel messaggio intitolato “Speranza per il futuro e coraggio nel presente” - voglio
far pervenire il mio saluto di pace e di fraternità a tutti coloro con i quali condividiamo
la stessa fede e a tutti gli uomini e donne di buona volontà”. A nome dell’episcopato
peruviano il presule rivolge a “tutti quelli che diffondono la Parola di Dio e costruiscono
la Chiesa in comunione con il Vicario di Cristo ed i successori degli Apostoli”; “alle
migliaia di educatori che si dedicano alla formazione un nuovo ‘uomo’ peruviano”;
“ai medici e alle infermiere che operano senza mai venir meno alle loro funzioni”;
“ai poliziotti che si offrono con sacrificio per la sicurezza dei cittadini”; “ai
soldati che si occupano della nostra sovranità nazionale”, senza dimenticare “l’umile
contadino che ci offre il pane quotidiano”, “l’operaio ed il muratore che con le loro
mani danno un nuovo volto alla città”; le “tante madri che educano i propri figli
con amore e sacrificio e portano avanti la loro famiglia”. L’arcivescovo rivolge un
saluto speciale a quanti hanno l’incarico di dirigere il destino della Nazione, esortandoli,
con le parole del Santo Padre, a fare tutto il possibile “per restituire speranza
ai popoli che governano”, e a continuare “nella lotta contro la povertà, che è sicuramente
l’ingiustizia più diffusa che ostacola le opportunità, nega le possibilità, interferisce
nello sviluppo e si trasforma in fonte di violenza e di scontri”. “In questo Natale
– sottolinea ancora - desidero rinnovare a tutte le classi dirigenti, l’invito affinché,
unite, offrano al cittadino una vita degna ed un ambiente di pace e serenità”. Infine,
mons. Cabrejos rileva che sono percepibili i segni di crescita nel Paese, ma si avverte
anche con preoccupazione “il grido di quei popoli che sperano di usufruire anche loro
dei benefici dovuti a questo periodo positivo”. Il futuro del Perù “esige di costruire
una cittadinanza davvero rinnovata”, quindi è urgente migliorare l’educazione dei
giovani e poter offrire loro “le stesse opportunità per accedere ad una formazione
integrale ed apportatrice di qualità, basata sui valori umani e morali”. (L. B.)