BRASILE Continua il digiuno del vescovo di Barra contro la deviazione del fiume San
Francesco
BRASILIA, 20DIC07 - “Monsignor Cappio ha trascorso bene la notte e questa mattina
ha ripreso conoscenza”. Lo ha detto alla MISNA don Geraldo Martins, responsabile
delle comunicazioni della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) contattato
a Brasilia per aggiornamenti sullo stato di salute di monsignor (‘dom’) Luiz Flavio
Cappio. Il vescovo francescano di Barra, giunto ieri al suo 23° giorno di ‘digiuno
e preghiera’ contro il progetto di deviazione del fiume São Francisco, ha avuto un
mancamento ed è stato ricoverato in un ospedale di Petrolina, a una cinquantina di
chilometri dal suo luogo di ritiro, Sobradihno, lungo le rive del terzo corso d’acqua
del Brasile, lungo 2.700 chilometri, da cui, in cinque stati del nord-est, dipende
la sopravvivenza di 15 milioni di persone. “Non sappiamo ancora se ‘dom’ Cappio continuerà
o sospenderà il suo digiuno – ha aggiunto don Martins - Aspettiamo che lo dica lui
stesso, non appena sarà in condizioni di poterlo fare”. Padre Martins ha confermato
che ieri, dopo la decisione del Supremo tribunale federale (Stf) di annullare un’ordinanza
con cui una corte regionale aveva disposto l’11 dicembre la sospensione dei lavori
del progetto di deviazione, il governo del presidente Luiz Ignácio Lula da Silva ha
reso noto di aver respinto due delle otto richieste formulate da ‘dom’ Cappio e dai
movimenti sociali e ambientalisti di cui è portavoce. I due punti bocciati sono quelli
principali contenuti nella proposta: la riduzione a 9.000 metri cubici di acqua al
secondo – contro i 28/29.000 previsti dal governo – della portata delle acque deviate
dal Rio São Francisco per non danneggiare ulteriormente un fiume già fortemente colpito
da attività di sfruttamento e dall’inquinamento; acqua che, nella proposta suggerita
da ‘dom’ Cappio, dovrebbe essere canalizzata nel tratto che rifornisce gli stati nordestini
Pernambuco e Paraiba, dove è più necessaria alla popolazione, attraverso un sistema
di 'reti' capillari che raggiungerebbero anche le comunità periferiche. “Il governo
ha respinto anche un’altra proposta, quella di sospendere per due mesi i lavori" ha
detto ancora don Martins, confermando una notizia apparsa sulla stampa brasiliana;
un lasso di tempo che sarebbe potuto servire a dare spazio a un dibattito più ampio
sul progetto con i movimenti sociali contrari alla sua realizzazione. “La Conferenza
episcopale – ha concluso – è sempre disposta a continuare a facilitare il dialogo
tra le parti. Ora però siamo tutti in attesa di vedere come si evolverà lo stato di
salute di ‘dom’ Cappio. Aspettiamo anche noi di sentire la sua voce”. (Misna-MANCINI)