2007-12-19 19:35:21

REPUBBLICA CECA Accordo per i risarcimenti dei beni espropriati durante il comunismo alla Chiesa


PRAGA, 19dic07 / A Praga è stato raggiunto un accordo circa l'Atto di compensazione alle Chiese e alle società religiose da parte della Repubblica Ceca. Al tavolo del negoziato sedevano le due commissioni, quella dello Stato e quella delle Chiesa e di altre 16 denominazioni religiose riconosciute nel Paese, che hanno concordato le condizioni di risarcimento che adesso dovranno essere presentate al primo Ministro prima di essere rese pubbliche. La bozza di accordo prevede il ritorno agli enti religiosi delle loro proprietà ed una somma di circa 3 miliardi di euro pagabile a rate in un lasso di tempo di 60-70 anni. La cifra rappresenta il risarcimento per gli espropri effettuati da parte del governo comunista a partire dal febbraio 1948 nei confronti di terreni ed edifici di proprietà delle Chiese, oggi utilizzati in altro modo e non restituibili. La soluzione era stata prospettata nel corso di un incontro, già il 24 ottobre, tra mons. Graubner, presidente della Conferenza episcopale ceca, Pavel Cerny, presidente del Consiglio ecumenico delle Chiese, Vaclav Jehlicka, ministro della cultura e il viceministro Jaromir Talir. Jehlicka, in quell'occasione, aveva consegnato a mons. Graubner una proposta di legge cui hanno contribuito, tra gli altri Jehlicka stesso e il ministro per gli esteri Karel Schwarzenberg. La bozza consegnata da Jehlicka disciplinava le modalità dell'accordo di risarcimento. Al ministro era stato consegnato un documento analogo elaborato dalla Commissione ecclesiastica.
(Sir / MANCINI*







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