La Marcia per la pace del 31 dicembre partirà quest'anno dal paese natale di Papa
Roncalli
Partirà da Sotto il Monte, paese natale di Giovanni XXIII, e si concluderà a Bergamo,
il 31 dicembre prossimo, la tradizionale Marcia della Pace giunta alla 40.ma edizione.
Promossa dalla Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, da Pax Christi
e da Caritas Italiana, l’iniziativa ha per tema “Famiglia umana: comunità di pace”,
scelto da Benedetto XVI per la prossima Giornata Mondiale della Pace, il 1° gennaio
2008. Paolo Ondarza ha intervistato uno degli organizzatori della Marcia, don
Francesco Poli, direttore del Centro diocesano per la pastorale sociale di Bergamo:
R. –
E’ un avvenimento di pace l’esperienza che quest’anno si vive a Bergamo in occasione,
appunto, del 40.mo, ricordando la prima marcia celebrata nel 1967-68, a Bergamo, per
opera di padre Turoldo come intuizione sua, in occasione del primo messaggio per la
Giornata Mondiale della Pace, promossa da Paolo VI.
D.
– Oggi è importante chiarire che cosa significa “pace”. Quale il contributo della
marcia?
R. – Quest’anno in modo particolare vogliamo
promuovere un’idea di pace secondo, appunto, l’indicazione di Benedetto XVI, partendo
dal contesto familiare. Quindi, una pace che nasce dentro la famiglia: i primi educatori
alla pace sono i genitori, il primo luogo in cui si impara a vivere la pace è la famiglia.
Questa mi sembra una bellissima intuizione di Benedetto XVI, che poi viene rapportata
nel senso ampio della famiglia umana. E’ una consapevolezza più ampia del contributo
che ogni persona e ogni comunità può dare al progresso, al benessere di tutta l’umanità.
D.
– In marcia a Bergamo tante famiglie, quelle famiglie che spesso non fanno notizia,
perché le notizie preferiscono quasi etichettare la famiglia come luogo privilegiato
della violenza ...
R. – Quest’anno colgo nella Marcia
della pace una voglia di partecipazione nel contesto familiare: diciamo la gioia di
testimoniare proprio la pace che si “mastica” e si costruisce e si diffonde partendo
dalle relazioni della vita familiare.
D. – Salvaguardia
del Creato, crisi nucleare, conflitti in Africa e Medio Oriente. I partecipanti alla
marcia parteciperanno anche con una preghiera di pace ...
R.
– Tra l’altro, mi piace ricordare nel messaggio scritto che negli ultimi dieci anni
le spese per gli armamenti sono aumentate del 37 per cento, quindi alla faccia della
conclusione della cosiddetta guerra fredda. Dall’altro lato, c’è anche la dimensione
dell’attenzione al dialogo tra cristiani che, partendo dalla grande idea che la famiglia,
appunto, è la famiglia di Abramo, in dialogo tra le tre religioni monoteiste.