2007-12-15 15:24:40

Revocato in Pakistan lo stato d’emergenza in vista delle prossime elezioni. Nel Paese ancora un attentato


Ritorno alla normalità in Pakistan per la revoca dello stato d’emergenza deciso dal presidente Musharaff in vista delle prossime elezioni. Nel Paese, intanto, si è verificato l’ennesimo attentato. Il servizio di Barbara Schiavulli:RealAudioMP3

 
Dopo 43 giorni di legge marziale, il presidente pakistano Musharraf ha revocato lo stato di emergenza imposto per fronteggiare, secondo una sua dichiarazione, l’ondata di violenza che schiacciava il Paese. Ripristinata dunque la costituzione dopo che per più di un mese sono stati violati i diritti civili di migliaia di persone arrestate durante le manifestazioni in piazza. In serata il presidente terrà un discorso alla nazione anche in vista delle elezioni parlamentari che si terranno l’8 gennaio prossimo. La comunità internazionale ha condannato con forza i duri provvedimenti di Musharraf che con lo stato di emergenza è riuscito ad eliminare i giudici della Corte Suprema che ostacolavano la validità della sua rielezione. Intanto, però non si placa la violenza: sei persone, tra le quali tre soldati, sono stati uccisi da un kamikaze in bicicletta che si è fatto esplodere ad un posto di blocco nel Waziristan, la zona tribale al confine con l’Afghanistan. (Barbara Schiavulli, per Radio Vaticana)

Afghanistan
In Afghanistan, almeno cinque civili sono morti e due poliziotti sono rimasti feriti a seguito dell’esplosione di un’autobomba nei pressi del comando della polizia a Kabul. L’attentato è stato subito rivendicato da un portavoce dei talebani. Le violenze arrivano all’indomani del vertice di Edimburgo dei ministri della Difesa di otto Paesi, membri della NATO, presenti in Afghanistan. I rappresentanti britannici e statunitensi hanno chiesto un maggior impegno agli alleati in termini di truppe e mezzi militari ed hanno parlato della necessità di elaborare un piano a lungo termine per contrastare gli insorti.

Iraq
Malgrado il progressivo attenuamento delle violenze degli ultimi mesi, in Iraq si continuano a registrare vittime tra le truppe statunitensi. L'esercito americano ha annunciato che, nelle ultime 24 ore, due militari hanno perso la vita in due distinti attacchi della guerriglia. Sul fronte politico, intanto, il Senato degli Stati Uniti ha approvato lo stanziamento di 189 miliardi di dollari per il 2008 da destinare alle campagne in Iraq e Afghanistan. Si segnala, inoltre, che Il Fondo Monetario Internazionale ha reso noto che il Paese del Golfo ha rimborsato con oltre un anno di anticipo gli aiuti di circa 471 milioni di dollari che gli erano stati accordati.

Medio Oriente
L’Autorità Nazionale Palestinese ha vietato in Cisgiordania i festeggiamenti per il ventesimo anniversario di Hamas che, da parte sua, ha anche denunciato il fermo di 26 esponenti da parte delle forze di sicurezza di Al Fatah. A Gaza, invece, migliaia di persone si sono riversate in strada per partecipare alla manifestazione indetta dal movimento integralista. A due giorni dalla conferenza dei donatori di Parigi, un funzionario statunitense ha annunciato che l’amministrazione americana ha intenzione di offrire più di 500 milioni di dollari in aiuti ai palestinesi. Le autorità della Palestina si aspettano un contributo superiore ai 5 miliardi di dollari.

Libano
I riflettori della comunità internazionale sono puntati sul Libano, dove lunedì si tenterà per l’ennesima volta di eleggere il presidente del Paese a diverse settimane dalla scadenza del mandato di Lahoud. Giunto a Beirut, il sottosegretario statunitense per gli affari del Medio Oriente, David Welch, ha invitato i deputati libanesi a far rientrare la crisi. Un appello che segue di poche ore quello lanciato dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, che ha parlato dell’appuntamento di lunedì come di “un’ultima chance”.

Kosovo
Maggiore coinvolgimento dell’Unione Europea nel processo dell’annunciata indipendenza del Kosovo dalla Serbia. E’ quanto si evince dal Consiglio europeo di Bruxelles, che ieri ha stabilito l’invio nella regione serba a maggioranza albanese di una missione civile costituita da 1.800 persone, tra poliziotti, magistrati e funzionari di amministrazione. La decisione, che risulta sgradita a Belgrado, disegna un nuovo ruolo europeo nel futuro status del Kosovo. Giancarlo la Vella ne ha parlato con Paolo Quercia, esperto dell’area balcanica:RealAudioMP3


R. – Ci sono almeno tre diversi fronti su cui l’Unione Europea deve lavorare. Innanzitutto, al suo interno, per trovare unanimità in caso dell’eventuale riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo. Il secondo fronte riguarda il tentativo di negoziare con la Serbia una serie di accordi per favorire il processo soft del distacco di Pristina da Belgrado. Il terzo fronte sarà propriamente interno, per andare a colmare il vuoto di sicurezza esistente con una propria missione sia di carattere politico che di polizia.

D. – La "moneta di scambio" potrebbe essere anche facilitare il processo di avvicinamento della Serbia all’Europa?

 
R. – Formalmente, la Serbia non accetta nessuno scambio Unione Europa-Kosovo. Credo, onestamente, che sia politicamente impossibile per i politici serbi accettare questa proposta.

 
D. – Sarà importante vedere quale ruolo giocherà la Russia, che comunque ha accennato al fatto che non aiuterà militarmente Belgrado, nel caso in cui la situazione diventasse difficile...

 
R. – Sicuramente non ci sarà un coinvolgimento di tipo militare della Russia e neanche della Serbia, in reazione all’indipendenza del Kosovo. Ricordiamo che in Kosovo ci sono 16 mila soldati della NATO, quindi, ogni azione militare sarebbe un’azione di ostilità nei confronti dell’Alleanza Atlantica e credo che nessun Paese lo possa oggi sostenere. Quello che invece si teme sono le azioni di ritorsione di altra natura – politica, economica – che sicuramente Belgrado attuerà nei confronti di alcuni dei Paesi che riconosceranno il Kosovo indipendente, per boicottare tanto il processo di riconoscimento, quanto il futuro del Kosovo come Stato indipendente.

Algeria
Sono numerosi gli allarmi bomba in Algeria dopo il grave attentato contro la sede ONU della capitale costato la vita ad almeno 37 persone, di cui 17 dipendenti delle Nazioni Unite. In molti casi gli agenti hanno disinnescato pacchi sospetti ma non mancano le vittime: due militari sono rimasti feriti nell’esplosione di un ordigno nella regione di Cabilia mentre quattro presunti membri di gruppi terroristici sono stati uccisi durante un’operazione di rastrellamento.

Russia, “scudo spaziale”
Ancora alta la tensione tra Stati Uniti e Russia. Le proposte americane sul cosiddetto scudo spaziale sono inammissibili è dimostrano che la strategia di Washington, dalla fine della Guerra Fredda, non è sostanzialmente cambiata. E’ quanto ha detto stamani il capo di Stato maggiore russo, Iuri Baluevski, in una conferenza stampa. L’alto esponente di Mosca ha inoltre aggiunto che l'eventuale lancio di un razzo anti-missile dalla Polonia “potrebbe essere male interpretato dai sistemi russi e provocare un colpo di risposta”. Il Cremlino intanto ieri ha incassato, sulla vicenda, l’appoggio della Bielorussia, durante la visita di Putin a Minsk, il quale ha ipotizzato l'installazione nella vicina repubblica ex sovietica di basi militari e siti nucleari.

Russia, presidenziali
In vista delle elezioni presidenziali del 2 marzo 2008, il Partito comunista russo (KPRF) ha designato Ghennadi Ziuganov come suo candidato. La candidatura dello storico leader comunista rischia adesso di far saltare le trattative per un accordo elettorale in funzione anti-putiniana tra l'ex campione di scacchi, Garry Kasparov, e il leader dei nazionalbolscevichi, Eduard Limonov, da sempre contrari all’“opzione” Ziuganov.

Sri Lanka
Proseguono i combattimenti in Sri Lanka tra i ribelli delle Tigri Tamil e i soldati di Colombo. Nel distretto di Mannar, a sud del territorio controllato dai ribelli indipendentisti, ieri hanno perso la vita oltre 30 separatisti ed un militare, a seguito di un duro scambio di colpi d’artiglieria. Gli scontri di questi giorni rientrano nell’escalation di violenze tra le milizie Tamil e le truppe governative.

Spagna
L’ETA ha rivendicato l’uccisione di due guardie civili in Francia avvenuta qualche settimana fa. Lo ha fatto in un messaggio nel quale ha annunciato che attaccherà “le forze e gli apparati repressivi dello Stato spagnolo ovunque si trovino”. Queste dichiarazioni che confermano il cambio di strategia del movimento indipendentista basco, che per tre anni aveva compiuto solo attentati dimostrativi.

Italia
Duro colpo per la camorra napoletana. E’ stato arrestato ieri sera il superlatitante Edoardo Contini, 52 anni, inserito nell'elenco dei 30 uomini più pericolosi d'Italia. Contini, capo dell'omonimo clan, è considerato il massimo esponente della malavita operante nel territorio metropolitano di Napoli.

Indonesia
Non si registrano né danni né vittime nel terremoto di magnitudo 7,1 sulla scala Richter che ha colpito le isole di Maluku, al largo del Timor orientale, nell’est dell’Indonesia. L’epicentro è stato individuato a 128 km a nordovest della città di Saumlaki. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli e Marco Guerra)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LI no. 349
 
E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.