I vescovi venezuelani chiedono al presidente Chávez la grazia per i detenuti politici
L’Avvento che ci prepara al Natale è il tempo migliore per “gesti umanitari che riflettano
una volontà ferma nella ricerca della riconciliazione e della pace nel Paese”. Così
i vescovi venezuelani della Commissione episcopale Giustizia e Pace chiedono di restituire
la libertà a quanti si trovano in carcere per ragioni politiche.“Questa nostra richiesta
ha un solo motivo: la fede”, proseguono i presuli che guardano a tutte quelle persone,
che, pur avendo scontato la propria pena, sono tuttora privati della libertà. Richiamando
le parole di Papa Giovanni Paolo II, il quale sottolineava spesso che “non c’è futuro
senza perdono”, i presuli hanno chiesto al presidente Hugo Chávez “la grazia o l’indulto
a tutti i civili e militari che sono stati condannati o sono sotto processo per ragioni
politiche”, ricordando che lo stesso presidente nel 1994 ha beneficiato di un provvedimento
del genere dopo il fallito colpo militare. Tornando al Natale i vescovi citano Benedetto
XVI relativamente al Messaggio per la Giornata mondiale della Pace 2008 e sottolineano
la centralità della famiglia, considerata “la prima e insostituibile educatrice alla
pace”. Ma “la riconciliazione e la pace sono compiti di tutti, istituzioni e cittadini”:
i presuli in conclusione invitano le altre Chiese e tutte le organizzazioni della
società civile ad aderire a questa “giusta richiesta perché necessaria per la riconciliazione
nazionale”. (A cura di Luis Badilla)