2007-12-15 15:39:37

I premi nobel riuniti a Roma stilano una Carta per un mondo senza violenza


Ognuno ha il diritto a non essere ucciso e il dovere a sua volta di non uccidere nessuno. E’ uno dei 13 punti della Carta per un mondo senza violenza, presentata oggi a Roma, nella conferenza conclusiva dell’ottavo summit mondiale dei premi nobel per la pace. L’obiettivo è quello di stimolare l’azione per un mondo che ripudi la violenza, nella convinzione che tale processo non sia utopia. Il documento si sofferma su vari aspetti del percorso. Si parla della cessazione dei conflitti, della produzione e della vendita di armi leggere ma anche della fine delle violenze domestiche e dell’importanza di valorizzare le differenze etniche e culturali. Riuniti per tre giorni di lavori sui temi della pace, i premi nobel hanno stilato inoltre tre domande da recapitare ai governi di tutti i Paesi del mondo per “adempiere il nostro dovere verso le prossime generazioni”. I quesiti riguardano in particolare gli impegni presi per la povertà, la salvaguardia dell’ambiente e l’eliminazione delle armi nucleari. La massiccia partecipazione di studenti in questi giorni, ha rimarcato poi l’importanza di rivolgersi alle nuove generazioni. Proprio a loro si è rivolto Mohammed Yunus premio nobel per la pace 2006, che, nel suo intervento, ha ricordato che tutti, anche i giovani, devono imparare a guardare al di là del proprio steccato per avere una visione globale e riflettere su quale mondo si vuole lasciare in eredità a chi verrà dopo. "Questo summit - ha affermato invece l’ex presidente russo Michail Gorbachev - lancia la sfida a tutto il mondo a non restare indifferenti davanti alla violenza che dilaga nel pianeta, perché – ha concluso - se non faremo qualcosa le forze che vogliono minare le nostre volontà vinceranno”. (E.B.)

Oltre 200 milioni di bambini nel mondo vivono in schiavitù. Del loro destino si è parlato venerdì scorso in un incontro organizzato presso l’ospedale romano Fatebenefratelli nell’ambito dell’VIII Summit dei Premi Nobel per la pace. Presenti anche molti studenti delle scuole superiori che hanno ascoltato la straordinaria testimonianza di un loro coetaneo indiano. Il servizio di Silvia Gusmano. RealAudioMP3








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