La Caritas italiana incrementa gli aiuti per l’emergenza in Bangladesh
La Caritas italiana ha stanziato altri 200 mila euro per aiutare la popolazione del
Bangladesh, colpito il 15 novembre scorso dal ciclone Sidr che ha devastato le coste
del Paese, uccidendo oltre 3.300 persone. La decisione – riporta l’agenzia Sir - è
emersa al termine della missione in loco di una delegazione Caritas, assieme ad alcuni
media cattolici. Caritas italiana aveva già stanziato i primi 200 mila euro appena
accaduta la catastrofe, cifra che rientra nei 4 milioni e 100mila euro già arrivati
a Caritas Bangladesh da 20 Caritas nazionali che hanno raccolto l’appello globale
lanciato da Caritas internationalis. “La raccolta sta andando bene – ha spiegato al
SIR Danilo Feliciangeli, dell'Ufficio Asia di Caritas italiana - ma servono ancora
soldi per la prevenzione, ricostruzione e riabilitazione delle attività economiche”.
L’obiettivo principale è quello di costruire rifugi adeguati, costruiti su un piano
sopraelevato in cemento armato a forma di cuneo per smorzare l'impatto del vento.
Si tratta di locali, che, in situazioni di emergenza possono ospitare circa 1.500/2.000
persone in piedi. Nei periodi di normalità possono essere usati dalle comunità per
iniziative varie. Al termine della missione, Feliciangeli giudica positivamente il
lavoro svolto finora da Caritas Bangladesh, che è stata “efficiente e velocissima
negli interventi”. Tuttavia – aggiunge - il problema del Bangladesh è che i danni
del ciclone hanno inciso su una situazione di forte povertà già esistente, peggiorandola”.
Secondo dati forniti da Caritas Bangladesh le persone sotto la soglia della povertà
sono il 36%, mentre il reddito medio annuo pro capite è di 470 dollari. “L’assistenza
nelle emergenze non è sufficiente – aggiunge Feliciangeli - perciò bisogna lavorare
molto sullo sviluppo. La maggiore carenza è quella abitativa, perché se le case sono
ricostruite in lamiera e legno ogni volta che c'è una catastrofe si rischia di distruggere
tutto il lavoro precedente”. In questo quadro Caritas Bangladesh, come spiega il direttore
Benedict Alo di Rosario, sta studiando programmi di abitazioni “low cost”, con “base
in cemento, pilastri in acciaio e telaio rigido, con almeno un metro in muratura per
ripararsi dalle alluvioni”. In particolare il programma, fino al 2009, mira alla ricostruzione
di 9.100 case. (E. B.)