2007-12-11 20:37:26

CANADA Giornata di preghiera per i popoli autoctoni


OTTAWA, 11 dic 07 - Lavorare insieme “per avanzare nella riconciliazione” e fare in modo che “il messaggio di Giovanni Paolo II sull’inculturazione dei valori spirituali cattolici iniziata il 12 dicembre 1531 con l’incontro tra Maria e Juan Diego a Guadalupe diventi una realtà”. È l’esortazione rivolta dal Consiglio cattolico autoctono per la riconciliazione (CCAR) in occasione della 5ª Giornata di preghiera per i popoli autoctoni che si celebra domani in Canada, in coincidenza con la Festa della Vergine di Guadalupe, Patrona delle Americhe. Scopo dell’iniziativa, lanciata nel 2002, è di invitare tutti i fedeli canadesi a unirsi nella preghiera e nella solidarietà e di mostrare la particolare sollecitudine della Chiesa per popolazioni autoctone, vittime in passato di tante ingiustizie. Una sollecitudine – rileva il messaggio – di cui è stato indefesso testimone Giovanni Paolo II lungo tutto il suo pontificato. Il testo ricorda, in particolare, lo storico incontro del 10 settembre 1984 con gli amerindi e gli inuit a Sainte-Anne-de-Beaupré, in Québec, in cui il Papa aveva sottolineato come le “tradizioni amerinde e inuit permettono nuove espressioni del messaggio della salvezza e ci aiutano a comprendere meglio fino a che punto Gesù è salvatore e la sua salvezza cattolica, ossia universale”. Questa Giornata di preghiera per i popoli autoctoni - conclude il messaggio - è quindi un’occasione “per celebrare le diverse modalità di evangelizzazione nella nostra storia”.
Il Consiglio cattolico autoctono per la riconciliazione istituito nel 1998 dalla Conferenza episcopale canadese. A marzo gli è stato affidato un nuovo mandato che pone l’accento sullo studio e l’analisi delle questioni legate all’educazione e alla spiritualità dei popoli autoctoni.
(Messaggio – ZENGARINI)








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