2007-12-09 13:55:29

Da martedì prossimo la nuova edizione del Festival del Cinema Spirituale Tertio Millennio, promosso dai Pontifici Consigli della Cultura e delle Comunicazioni Sociali


Si inaugura martedì prossimo l’11.ma edizione del Festival del Cinema Spirituale Tertio Millennio, organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo in collaborazione con la Filmoteca Vaticana e i Pontifici Consigli della Cultura e delle Comunicazioni Sociali. Verrà proposta una rassegna di dodici film, molti dei quali in anteprima, ed un convegno di studi presso la sala cinema Trevi di Roma per riportare l'attenzione del pubblico su alcuni dei drammi che hanno investito l’umanità di ieri e di oggi. Drammi che il cinema è riuscito a raccontare. Il servizio di Luca Pellegrini:RealAudioMP3


Molti spunti e molte curiosità per la nuova edizione del Festival Tertio Millennio: prima di tutto, l’atteso arrivo a Roma del regista russo Aleksandr Sokurov per presentare il suo ultimo film Aleksandra, sul dramma della guerra in Cecenia vissuta con la sensibilità e gli occhi di una nonna al fronte. Estrema la denuncia che riguarda l'Afghanistan con 'Un cuore grande': Michael Winterbottom racconta il dramma di Mariane Pearl, vedova dell'inviato del Wall Street Journal, rapito e giustiziato a Karachi nel 2002. Di un mondo ancora dilaniato da guerre e carestie, parlano poi due intensi documentari 'Piedi per terra' e The Devil Came on Horseback': il primo è lo straziante diario che Amanda Sandrelli dedica al problema delle adozioni in Malawi, il secondo è l'inedita testimonianza di un marine americano che denuncia il dramma del Darfur. In questo panorama così fosco, offerto da molte delle pellicole in programma, qual è lo spazio che il cinema può offrire alla speranza? Lo abbiamo chiesto a mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura:

Il cinema per sua stessa natura deve riuscire, se vuole veramente essere cinema di autore, non soltanto a registrare il reale. Ma questo non avviene mai e non si ha mai un’opera d’arte che è tranquillamente espressione di un oggetto o di una esperienza, ma è sempre una interpretazione. E’, quindi, sempre una operazione di trasformazione del reale. Così come il dipinto non rappresenta semplicemente il reale, ma ne mostra sotto la superficie i segreti profondi ed i significati, nella stessa maniera la cinematografia non registra la realtà, ma la interpreta e qualche volta la plasma. Proprio per questo motivo io sono fermamente convinto che anche quando rappresenta il male, se lo rappresenta in una forma profonda, autentica ed interpretativa, alla fine fa germogliare anche un senso di riscatto. ovvero fa sbocciare anche il fiore della speranza. Per questo motivo noi dobbiamo sempre sostenere lo splendore della realizzazione cinematografica nella sua forma più alta.

“Identità e disgregazione nel mondo contemporaneo” è il tema scelto da mons. Dario Viganò, presidente della Fondazione ente dello spettacolo, per il festival di quest’anno:

L’idea è, appunto, quella di trovare - se esistono – delle possibilità di vicinanza tra grandi culture differenti e tra grandi tradizioni, anche religiose, che non siano però in conflitto e neanche caratterizzate dalla tendenza all'omologazione. Una terza via possibile è una integrazione che non annulli le differenze, ma che faccia invece convergere, in maniera armonica, queste tradizioni assolutamente diverse. In fondo, anche il documentario che presenteremo in anteprima “Viaggio di Gesù”, di Sergio Basso, mostra come rifacendo il percorso di Gesù si vada alla ricerca di popolazioni che a volte vivono molto vicine, che sono sicuramente differenti. Ma che hanno anche una possibilità di vita, acquisendo l’uno dall’altro il meglio che le diverse tradizioni possono raccogliere ed offrire. Un Festival, quindi, all’insegna della riflessione per comprendere, da una parte, una modalità di integrazione e, dall’altra, anche una occasione di riflessione sul cinema come testo. Partendo da queste tematiche, ci si confronta anche su prospettive diverse di analisi del film.







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