2007-12-07 15:15:09

Sinodo dei vescovi: si parla della Chiesa in Asia


Le gioie e le sofferenze della Chiesa nel grande continente asiatico sono state al centro dell’undicesima riunione del Consiglio speciale della segreteria generale del Sinodo dei Vescovi, che si è svolta il 20 novembre scorso sotto la guida di mons. Nikola Eterović segretario generale del Sinodo dei Vescovi. Ce ne parla Sergio Centofanti:RealAudioMP3
 
 
La Chiesa in Asia “sta pellegrinando tra le persecuzioni del mondo e le consolazioni del Cielo”. E’ quanto è stato rilevato durante la riunione del Consiglio speciale. Mons. Eterović, con San Paolo, ha detto che “la sofferenza è come un inevitabile peso da portare quando si affronta la predicazione apostolica, in conformità all’esempio del Signore”.

 
“Le persecuzioni – rileva un comunicato - colpiscono come prime vittime le minoranze, tra cui i cristiani che spesso sono costretti ad abbandonare i loro Paesi d’origine, subendo violenze anche da parte di gruppi fondamentalisti. La mancanza di libertà religiosa si manifesta in varie forme: limiti alla comunicazione tra Vescovi e tra questi e il Santo Padre, Vescovo di Roma, impossibilità di erigere Conferenze episcopali, difficoltà di ottenere visti per gli operatori pastorali, limiti nella costruzione di luoghi di culto, impedimenti alla presenza nella vita pubblica. Le catastrofi naturali, poi, come l’uragano che ha recentemente causato numerose vittime in Bangladesh, sono una sfida alla carità cristiana della Chiesa Cattolica in Asia e nel mondo intero”.

 
“Le consolazioni – prosegue il comunicato - derivano da tante benefiche realtà, come l’accoglienza fraterna dei cristiani fuggiti per salvare la vita, l’aumento del numero dei cattolici in regioni dove finora scarseggiavano, la fedeltà fino al dono della vita, come nel caso dei quattro sacerdoti uccisi in Asia nel 2006, il cui sacrificio, unito a quello di altri cristiani, promette una nuova vitalità di vita cristiana, atteso che il sangue dei martiri è il seme di nuovi cristiani. Si nota, infatti, un aumento delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, in modo tale che gli stessi asiatici diventano missionari presso altre Chiese particolari in Asia e in altri Continenti".

 
"La Chiesa – si ribadisce - continua ad essere aperta al dialogo con le grandi religioni dell’Asia, dando un notevole contributo alla tolleranza e alla concordia civile, al rafforzamento dello stato di diritto e del processo di democratizzazione della società. L’influsso della Chiesa, per la sua attività sociale nelle scuole, negli ospedali, a favore della promozione umana, si estende anche al di fuori della comunità dei cristiani, che sono come un germe di una nuova società fondata sui valori della pace, della giustizia, della libertà e della carità”.

 
Durante il dibattito “sono state individuate varie preoccupazioni, anche se con toni e aspetti diversi, che derivano dalle guerre, dalla corsa agli armamenti, dagli scontri etnici, dalla violenza, dal terrorismo, dalle repressioni, dalle diverse limitazioni della libertà di coscienza”. Il comunicato sottolinea quindi che “l’inculturazione del Cristianesimo nei Paesi asiatici, che presuppone la buona conoscenza delle necessità pastorali delle Chiese particolari, invita a rimanere fedeli alla Sacra Scrittura e alla Tradizione della Chiesa con sincera adesione al Magistero”. La dodicesima riunione del Consiglio Speciale per l’Asia della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi si terrà l’11 e 12 dicembre 2008.







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