2007-12-06 15:11:46

Firmata ieri la Dichiarazione di Lisbona: Unione Europea e Africa collaboreranno per la promozione di pace, sviluppo e diritti umani


La pace, lo sviluppo, i diritti umani e la crisi del Darfur. Sono questi i temi principali, riporta la Misna, che verranno trattati durante il II vertice Africa-Europa, in programma sabato e domenica prossimi a Lisbona. Lo ha reso noto ieri il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Abul Gheit al termine della riunione preparatoria svoltasi a Sharm el Sheikh, sul mar Rosso. Qui i 45 ministri degli Esteri africani e i 15 europei presenti hanno approvato la “Dichiarazione di Lisbona" che indica l’uguaglianza e l’interdipendenza come i principi fondamentali della collaborazione tra i due continenti. L'Unione europea e l'Africa, infatti, ratificheranno un accordo di "partenariato strategico" che "includerà l'insieme del continente africano” per lo sviluppo, il commercio e la politica; dovrebbe essere adottato, inoltre, anche un “piano d'azione” su priorità e obiettivi concordati, la cui attuazione verrà verificata nel 2010 in occasione del III vertice Africa- Europa. All’appuntamento di Lisbona dovrebbero partecipare 53 rappresentanti africani e 27 europei, oltre a organizzazioni internazionali e delegazioni della società civile. Alcuni Paesi, tuttavia, hanno sollevato delle critiche. Londra minaccia di boicottare il vertice a causa della presenza di Robert Gabriel Mugabe, a guida dello Zimbabwe, mentre Muhammar Gheddafi, al suo arrivo in Portogallo, ha contestato il Tribunale Penale Internazionale: i giudici, a suo avviso, favorirebbero i Paesi colonialisti a svantaggio delle ex colonie. (S.G.)







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