Nuova rete dei Gesuiti in Asia del Sud per sostenere le comunità più deboli
“Promuovere, sostenere e partecipare ai movimenti popolari per costruire società democratiche,
egalitarie e pluraliste.” E’ la missione di “Jesuit in Social Action” (JESA), nuova
denominazione che connota l’apostolato sociale dei Gesuiti in Asia meridionale. La
nuova rete – riferisce l’agenzia Fides - è stata creata in India e in altri Stati
del subcontinente indiano per coordinare e rendere più efficaci piani di intervento
in favore di comunità ai margini della società. Tra queste ci sono gli adivasi, i
popoli aborigeni dell’India, e i dalit, persone che vengono relegate all’ultimo livello
della scala sociale e al di fuori del sistema delle caste. Ma anche lavoratori sfruttati,
minoranze etniche, rifugiati, poveri, donne e bambini. Come precisato nel nuovo sito
www.jesaonline.org, la rete Jesa intende promuovere, in particolare, l’istruzione
delle fasce sociali più povere non solo in India, ma anche in Afghanistan, Bangladesh,
Bhutan, Nepal, Pakistan e Sri Lanka. Fra i primi interventi pianificati, c’è quello
in Bangladesh per sostenere gli sfollati, vittime del ciclone Sidr che recentemente
ha provocato almeno 3 mila morti. Il progetto prevede anche la costruzione di un maggior
numero di rifugi anticiclone ed una serie di studi per aiutare il Bangladesh a far
fronte a future ed eventuali calamità naturali. (A.L.)