SIRIA I rifugiati cristiani iracheni possono affidarsi solo alla Chiesa, afferma mons.
Audo
SIRIA I rifugiati cristiani iracheni possono affidarsi solo alla Chiesa, afferma mons.
Audo
LONDRA, 3 dic 07 - I rifugiati cristiani iracheni hanno perso tutto e
possono fare affidamento solo sulla Chiesa e sulla loro identità di fede. Lo ha affermato
il vescovo caldeo di Aleppo Antoine Audo, in visita nei giorni scorsi a Londra per
sollecitare aiuti a favore dei cristiani iracheni rifugiati in Siria. La visita è
stata promossa dall’organizzazione “Iraqi Christians in Need” (ICIN), nata qualche
mese fa per sopperire alle necessità dei cristiani iracheni, molti dei quali vivono
in condizioni di estremo disagio e hanno perso i loro mezzi di sostentamento. Il vescovo
gesuita, Membro del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, si sta adoperando
attivamente per fare fronte a questa emergenza umanitaria. “La Chiesa – ha spiegato
all’agenzia ZENIT - ha un importante ruolo da giocare, soprattutto per aiutare le
famiglie e dare un senso di dignità”. Ciò di cui c’è bisogno in Siria, ha proseguito
mons. Audo, è “una maggiore professionalità nel fornire aiuti. La Caritas sta facendo
molto, ma la gente soffre. Abbiamo bisogno di professionisti che possano ascoltare,
e garantire assistenza”. “Inoltre, abbiamo bisogno di una soluzione di pace e stabilità”.
Confidiamo che “il Santo Padre farà quanto è nelle sue possibilità per stabilire la
pace, la fiducia tra le parti, gli ebrei e gli arabi. I musulmani e i cristiani devono
preparare il futuro”, ha affermato il presule siriano. (Zenit; www.icin.org.uk
– ZENGARINI)