2007-11-29 15:34:42

Migrazioni e questioni etiche al centro di un incontro organizzato a Roma dalla Fondazione Scalabrini


Il rispetto dell’alterità e l’importanza della convivenza con i migranti sono state al centro dell’incontro, promosso ieri a Roma dalla Fondazione Scalabrini e incentrato sul tema: “Migrazioni, questioni etiche”. Un fenomeno quello dell'emigrazione – che come scrive il Papa nel Messaggio per la 94.ma Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato presentato ieri in Sala Stampa Vaticana - diviene sempre più esteso ed abbraccia un crescente numero di persone di ogni condizione sociale. Durante il convegno, tenutosi ieri nella Pontificia Università Urbaniana, si è sottolineato, in particolare, come di immigrazione si parli ogni giorno in Italia, soprattutto per sottolineare aspetti problematici. Ma ad ogni sottolineatura crescono il senso di disagio, la sindrome di invasione, i sentimenti di astio. Dal confronto è emerso anche che la convivenza in una società sempre più pluralista esige la reciproca accoglienza non solo tra persone, ma anche tra ricchezze culturali di cui ogni persona è portatrice. Il riconoscimento dei diritti culturali è, quindi, sempre più necessario e non privo di insidie. Realizzare l’incontro tra esseri umani – ha detto Paolo Carlotti, docente di morale fondamentale all’Università Salesiana – non può prescindere da una qualità di relazione e di fratellanza. Il bene comune – ha poi affermato Martin McKeever, preside dell’Accademia Alfonsiana – è realizzabile solo ripensando ad un reale valore di giustizia che richiede ancora chiarimenti. Francesco Viola, ordinario di filosofia del diritto all’Università di Palermo ha sottolineato, infine, la necessità di indirizzare la politica verso il modello di “una democrazia deliberativa”, che preveda la possibilità per i cittadini stranieri di partecipare alle decisioni della collettività. (A.L.)







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