2007-11-25 13:58:14

Giornata per il sostentamento del clero sul tema: "I sacerdoti aiutano tutti. Aiuta tutti i sacerdoti"


Si svolge oggi la Giornata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero promossa dalla CEI, la Conferenza episcopale italiana, sul tema “I sacerdoti aiutano tutti. Aiuta tutti i sacerdoti”. Per ciascun fedele è l’occasione per meglio comprendere l’attività dei 39 mila sacerdoti presenti in Italia e per conoscere come le offerte versate vengono impiegate. Alcuni organi di informazione stanno promuovendo una campagna di disinformazione accusando la Chiesa di gravare eccessivamente sulle tasche degli italiani. Si tratta di vere e proprie falsità: lo conferma Paolo Mascarino, responsabile del servizio per il sostegno economico del Clero della CEI. L’intervista è di Paolo Ondarza.RealAudioMP3


R. – La Chiesa è stata chiamata ad un grandissimo sforzo di trasparenza verso i cittadini in quanto non ha più nulla di garantito dallo Stato e sia l’8 per mille sia le offerte per il clero, che appunto sono le due nuove forme di sostegno economico, vivono della partecipazione libera dei fedeli. Per questo la Chiesa in questi anni si è molto organizzata per rendere pubblici e trasparenti i bilanci a livello nazionale della CEI, a livello diocesano e anche a livello parrocchiale. Le recenti polemiche sui giornali non nascono da un difetto di trasparenza, bensì da una volontà di curiosare o creare degli scoop falsi, sollecitando un pochino la curiosità dei fedeli su cose che assolutamente non sono vere.

 
D. – Ci aiuta a quantificare le necessità economiche del clero in Italia?

 
R. – Si raccolgono per il clero oltre 16 milioni di euro, che sono la quarta raccolta fondi d’Italia, dopo colossi come la ricerca per il cancro, UNICEF e Telethon, che possono impiegare mezzi di propaganda e di sensibilizzazione che ovviamente noi per i preti non possiamo usare. Quindi, la generosità degli italiani verso i sacerdoti è altissima. I sacerdoti in Italia sono 39 mila, percepiscono una remunerazione mensile per 12 mensilità che oscilla tra gli 800 euro del prete appena ordinato ai 1.200 del cardinale nel pieno del suo sacerdozio. Questi soldi sono pochi, ma moltiplicati per 39 mila e inserendo anche le tasse IRPEF, si arriva a 500 mila euro circa di fabbisogno annuale per il sostentamento del clero. Metà di questo è autofinanziato dagli stipendi propri dei sacerdoti, dalle comunità parrocchiali e dai beni della Chiesa. Il resto è affidato ai fedeli.

 
D. – Ed è opportuno ricordare che le offerte al clero non riguardano solamente i sacerdoti attivi, ma anche quei sacerdoti che non prestano più servizio, gli anziani ...

 
R. – Ha ragione. Tutti i sacerdoti in pensione, o anziani, o molto malati sono ancora sostenuti dal nuovo sistema di sostentamento del clero e dalle offerte dei fedeli che permettono loro, anche nel momento di maggiore necessità, di poter contare sulla solidarietà di tutti.

 
D. – Sovvenire alle necessità della Chiesa non è un optional: il Diritto canonico, infatti, spiega che per i fedeli questo rappresenta un dovere ...

 
R. – E’ un dovere d’amore. Vuol dire essere consapevoli delle necessità: la missione, l’evangelizzazione, la carità, sono tutte opere che hanno bisogno di fondi, di mura, di riscaldamento, di libri ... Tutto questo costa. Allora il fedele ha il dovere di contribuire proprio perché si rende conto che lui stesso appartiene alla Chiesa ed è appunto il suo modo di partecipare alla grande missione universale della Chiesa.







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