2007-11-24 15:43:56

La Chiesa del Giappone promuove iniziative di catechesi contro il calo delle vocazioni


Ritiri spirituali e incontri settimanali, momenti dedicati all’insegnamento del catechismo e alla meditazione sul Vangelo. Queste, le iniziative promosse dalla Chiesa del Giappone per fronteggiare la crisi delle vocazioni. Nel Paese del Sol Levante - riferisce l’Osservatore Romano - solo lo 0,35 per cento dei 147 milioni di abitanti è di religione cattolica e, fra questi, molti sono stranieri che vivono in Giappone per motivi di lavoro. Nella diocesi di Osaka i cattolici sono solo 45 mila e l’arcivescovo, mons. Leo Jun Ikenaga, sottolinea le difficoltà che i vescovi, i sacerdoti diocesani e i preti, di vari ordini e congregazioni missionarie, incontrano quotidianamente nel tentativo di avvicinare alla fede le popolazioni locali. “I giapponesi non rispondono ai nostri appelli”, afferma il presule, e per spiegare il calo preoccupante delle vocazioni aggiunge che “gli elementi culturali influiscono in maniera determinante, così come la diminuzione delle nascite”. Ad alimentare la crisi - conclude l'arcivescovo Ikenaga - è la forza economica del Paese, che allontana i giapponesi dalla fede in favore di un atteggiamento materialista orientato al successo, al profitto e al prestigio sociale. (C.D.L.)







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