2007-11-23 15:45:59

Italia: respinta a quasi 10 mila stranieri la richiesta di asilo


Sarebbero quasi 10 mila gli stranieri che hanno chiesto asilo in Italia, ma che se lo sono visti rifiutare. Un esercito silenzioso, che finora è stato escluso da ogni statistica sull’immigrazione, ma sul quale alcune associazioni, tra cui la Caritas e il Centro Astalli, ieri hanno organizzato un convegno. Sentiamo Alessandro Guarasci:RealAudioMP3


Li chiamano i diniegati, ma mai termine è stato più incomprensibile. Tra aprile 2005 e settembre 2007 sono state presentate circa 25.200 domande per acquisire lo status di rifugiato. Di queste, quasi 10 mila sono state rigettate senza che sia stata prevista la protezione umanitaria. Il diniego può esser stato motivato con più ragioni, ma spesso colui che chiede asilo si trova di fronte a pratiche incomprensibili o deve affrontare un colloquio con la commissione territoriale competente in una lingua non sua. Ma quale l’identikit del diniegato? Marco Accorinti, ricercatore del CNR, che ha coordinato un’indagine a Roma:

“Si tratta per lo più di uomini, di età compresa tra i 35 e i 45 anni, in buona salute, con un medio-alto livello di istruzione. Un’immigrazione, in qualche maniera, anche scelta; non si tratta di un’immigrazione improvvisata”.

Dal momento in cui arriva il diniego della commissione, l’aspirante rifugiato, magari in attesa del ricorso, rimane spesso sul territorio italiano. La sua è una vita di stenti, come è successo al sudanese Abdelazim Adam Koko che alla fine ha usufruito dell’ultima sanatoria:

“Niente era sicuro, vivevo senza lavoro, non potevo farmi visitare facilmente dai medici, dovevo sempre andare all’ambulatorio della Caritas del Centro Astalli. Ero distrutto perché vivevo un disagio e ho pensato tante volte di lasciare l’Italia, ma non sapevo dove andare”.

Servono norme più chiare, ma anche più sensibilità da parte delle istituzioni. Le Quyen Ngo Dinh, responsabile area immigrati Caritas di Roma.

“Bisogna vedere come migliorare il processo dell’audizione. Una valutazione più omogenea e più attenta, sia all’interno delle stesse commissioni territoriali, sia considerando le valutazioni che possono differire da commissione a commissione, a volte su situazioni che sembrano molto simili”.

 Un primo passo però è stato fatto. Sono state recepite alcune direttive europee per dare più certezze a chi chiede asilo.







All the contents on this site are copyrighted ©.