2007-11-21 15:26:31

Rapporto di Medici Senza Frontiere sull'Ituri: la popolazione è prigioniera di violenze sessuali e brutalità


Nonostante una diminuzione generale dell’intensità e della frequenza dei conflitti nel martoriato distretto dell’Ituri, nella Repubblica Democratica del Congo, la popolazione civile continua a subire livelli di violenza intollerabili. E’ quanto denuncia l’organizzazione ‘Medici Senza Frontiere’ che in un rapporto intitolato “Violenze sessuali in Ituri, i civili sono sempre le prime vittime”, prende in esame “le atroci violenze sessuali e le conseguenze umanitarie delle operazioni militari condotte nel 2007 nell’ambito del “processo di pacificazione nella regione”. Ogni mese – si legge nel rapporto – da 50 a 120 persone vittime di violenza sessuale continuano ad arrivare al Bon Marché Hospital a Bunia, capitale della regione dell’Ituri. Le operazioni militari – rileva infine l’organizzazione Medici Senza Frontiere – continuano ad essere violenze contro la popolazione civile. Per questo, è necessario aumentare l’offerta di assistenza medica e servizi sociali nella regione. Si stima che, attualmente, nell’Ituri più di 150 mila sfollati non siano in grado di tornare a casa perché in una situazione di estrema miseria, sono particolarmente vulnerabili. (A.L.)







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