In 12 parrocchie di Bogotà, in Colombia, si distribuiscono alimenti in cambio di armi
Consegnare le armi in cambio di buoni d’acquisto per alimenti. E’ questo il senso
della XIV campagna contro la violenza promossa dal municipio di Bogotà, in Colombia,
nell’ambito del “Programma per la vita consacrata e il disarmo”. Dal 17 novembre e
fino al 23 del mese - riporta l’Osservatore Romano - in dodici parrocchie della capitale
colombiana i sacerdoti si impegnano a distribuire buoni d’acquisto per beni alimentari
fino ad un massimo di 145 dollari in cambio di armi da fuoco, coltelli e ordigni di
vario tipo. E’ un’iniziativa che nasce per favorire il ridimensionamento degli episodi
di violenza nella capitale ed il ricorso alle armi soprattutto da parte dei giovani.
“Invitiamo tutti gli abitanti di Bogotà a capire che consegnare le armi significa
dare valore alla vita” ha dichiaro padre Alirio Lopez, direttore del “Programma per
la vita consacrata e il disarmo”, da anni uno degli organizzatori dell’evento. “Attraverso
questa opportunità - ha aggiunto – puntiamo ad ottenere 190 milioni di pesos in buoni
che potranno servire per acquistare alimenti”. Dal 1996, quando l’arcivescovo di Bogotà,
il cardinale Pedro Rubiano Saenz, diede avvio all’iniziativa, nella capitale colombiana
sono stati raccolte quasi 5 mila armi da fuoco, 42 mila proiettili e 580 ordigni esplosivi.
Nell’edizione dello scorso anno sono stati consegnati circa 1 milione 200 mila coltelli.
(C.D.L.)