Appello di “Aiuto alla Chiesa che soffre” per le comunità cristiane che rischiano
la scomparsa in Medio Oriente
“Informazione e aiuto concreto”. E’ ciò che chiede l’Associazione “Aiuto alla Chiesa
che soffre” in sostegno dei cristiani che in Medio Oriente rischiano la scomparsa.
L’Opera di diritto pontificio lancia una campagna in favore delle “comunità antichissime
che risalgono all’epoca apostolica” e che, negli ultimi cinquanta anni, in Terra Santa
come in Libano, Iraq, Siria, Giordania e Turchia hanno subito un grande ridimensionamento.
Una perdita che – sottolinea l’ACS – rappresenta “un grave danno anche per lo stesso
mondo islamico che verrebbe a perdere il secolare ponte di collegamento e di scambio
tra Oriente e Occidente. L’islamismo fondamentalista penetra ovunque – nei mass media,
nelle scuole, nei posti di lavoro – determinando una ostilità sociale che costringe
migliaia di cristiani all’abbandono della propria patria. Coloro che rimangono hanno
bisogno di tutto”. A supporto di questi gruppi, l’ACS chiede aiuti per la costruzione
e la manutenzione di chiese, seminari e conventi, per la formazione di religiosi e
laici, per la pubblicazione di Bibbie e catechismi così come per il sostentamento
del clero e il sostegno dei media di ispirazione cristiana, per sostenere gli impegni
della pastorale e aiutare i profughi. Sulla condizione delle comunità cristiane in
Medio Oriente discuterà il Parlamento europeo in una riunione in programma per il
prossimo 15 novembre. (C.D.L.)