Stato d’emergenza in Georgia. La polizia interviene contro l’opposizione e il presidente
denuncia un tentativo di golpe
Cresce la protesta dell’opposizione in Georgia e si acutizza la tensione fra Tiblisi
e Mosca. Il Governo ha decretato quindici giorni di stato di emergenza in tutto il
Paese e il presidente georgiano Saakashvili ha accusato apertamente il Cremlino di
fomentare le manifestazioni, sfociate in violenti scontri con la polizia. Il servizio
di Giuseppe D’Amato
E
intanto ieri in Russia, la Duma, la Camera bassa del parlamento, ha approvato all'unanimità
la sospensione del Trattato sulla limitazione delle armi convenzionali in Europa.
La moratoria entrerà in vigore dal 12 dicembre. Il ritiro dell'adesione da parte di
Mosca giunge in seguito alla mancata riforma del Trattato da parte dei Paesi della
Nato, una riforma invocata da Mosca per ristabilire gli equilibri militari in Europa
con i cambiamenti degli ultimi anni. Abbiamo chiesto a Fulvio Scaglione, vice-direttore
di Famiglia Cristiana ed esperto di questioni russe, come interpretare questa decisione
di Mosca. Ascoltiamo: