2007-11-08 14:16:28

Il richiamo della Santa Sede in ambito europeo a tutelare i diritti dei migranti e dei rifugiati, spesso discriminati e sfruttati, soprattutto se minori o donne


I diritti dei migranti e dei rifugiati, dei minori e delle donne al centro dell’intervento dell’arcivescovo Manuel Monteiro de Castro, nunzio apostolico in Spagna, capo della delegazione della Santa Sede alla Conferenza dei Ministri europei della Giustizia, svoltasi a Lanzarote, nell’ambito del Consiglio d'Europa. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

 
Un occasione opportuna – ha plaudito mons. Monteiro de Castro - questa riunione di Lanzarote in Spagna – “per riflettere sulle condizioni e sulle modalità di accesso alla giustizia di categorie di persone vulnerabili” - come i migranti, i richiedenti asilo, e i minori – “affinché i loro diritti siano tutelati e si prevenga o si eliminino eventuali forme di discriminazione”.

 
“Siamo ben coscienti” – ha detto il presule – che queste persone, nel continente europeo “in un modo o nell’altro, soffrono di forme di esclusione, di disparità di trattamento, che siano nel mondo del lavoro, dell’educazione e della formazione, o dell’assistenza sanitaria. Ancor più, lo sfruttamento e gli abusi, anche sessuali, che coinvolgono i minori e i migranti, specialmente le donne, pongono numerosi problemi di ordine morale e giuridico”. “Si tratta di circostanze – ha stigmatizzato il capo della delegazione vaticana - tanto più penose che riguardano persone senza difesa, le più deboli e quelle che vivono lontano dai loro Paesi, quasi sempre senza averlo scelto”.

 
Secondo l’arcivescovo, le ragioni per cui si limita o perfino si nega l’accesso alla giustizia a queste persone è da ricercarsi prima di tutto nella sensibilità degli individui. E dunque “per sradicare tali forme d’intolleranza è necessario purificare e rinnovare il cuore di ciascuno”: solo allora sarà possibile modificare il quadro legislativo ed anche i processi giudiziari e le garanzie procedurali che talvolta arrivano a privare i migranti e i minori della loro dignità di persone, “ostacolando le loro aspirazioni e negando di conseguenza i loro diritti e le loro libertà”.

 
La Santa Sede, ha ammonito il presule, “considera tali situazioni come una flagrante contraddizione dei valori fondamentali radicati nella cultura europea, che ispirano il processo d’integrazione in seno ai popoli europei, facendo inoltre correre il rischio di trasformare le regole essenziali della convivenza in una semplice legalità formale che, sovente, non è realmente funzionale di fronte alle esigenze dell’ordine sociale.”

 
“La giustizia – ha concluso mons. Monteiro de Castro - è in effetti sinonimo di rispetto dell’altro, di partecipazione delle sue aspirazioni e dei suoi bisogni; è dunque capace d’ispirare una cultura di legalità che, in caso di discriminazioni, di violazioni e di abusi garantisce i diritti fondamentali, riconoscendo che questi devono essere esercitati con responsabilità, nel rispetto dei valori delle nostre società e dei principi di base della vita comune”.







All the contents on this site are copyrighted ©.