2007-11-07 15:10:56

Una missionaria e una giovane ricercatrice insieme per dare una scuola ai bambini della Tanzania


Missionaria a Morogoro in Tanzania, dal 1980, suor Teresa Drago si occupa a tempo pieno di bambini di strada, assicurando loro cibo, scuola ed assistenza. Sono ben 700 i giovani a cui la religiosa delle Suore Collegine della Sacra Famiglia garantisce l’istruzione che non potrebbero mai permettersi con i propri mezzi. Uno dei sogni di suor Teresa era realizzare un’aula di informatica per i suoi piccoli alunni. Sogno che si è realizzato grazie all’impegno di Rossana Muscillo, dottoranda al Laboratorio di Ingegneria dell’Università “Roma Tre”. Ecco la sua testimonianza, al microfono di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3


R. – Io ho conosciuto Suor Teresa 10 anni fa e sono rimasta veramente affascinata dalla grinta e dalle idee che lei aveva, perché comunque già 10 anni fa la sua missione vedeva un asilo funzionante e un doposcuola. Già 10 anni fa aveva in mente di costruire una scuola elementare all’interno della sua missione, che potesse gestire tranquillamente. E due anni fa, finalmente, è riuscita in questo sogno. Così, ha costruito una grandissima e bellissima scuola elementare. Allora io, reduce da un’altra grande esperienza in Senegal, l’ho chiamata chiedendole cosa pensasse di un’aula di informatica nella sua scuola. Lei voleva un’aula seria da almeno 30 postazioni con tutte le prese funzionanti, con tutti i monitor con una buona risoluzione. Ne voleva 30, perché ogni aula è fatta in media di 30 bambini. Ho di nuovo trascorso un mese da lei, a Morogoro, e abbiamo montato finalmente tutti e 30 i computer. La speranza quest’anno è di fare, durante tutto l’anno accademico, ogni giorno, informatica o, comunque, almeno due o tre lezioni a settimana.

 
D. – Ma quanto è importante l’informatica in un Paese come la Tanzania?

 
R. – Suor Teresa vive a Morogoro che, effettivamente, è una cittadina problematica. Hanno poche possibilità sia di lavorare che di un futuro dignitoso. Saper usare il computer, per quanto possa sembrare assurdo, dà una carta in più. I bambini che escono a 13 anni e sanno usare Word, nella capitale soprattutto, se si presentano a qualunque colloquio di lavoro, che sia in un grande supermercato, che sia un ufficio pubblico, hanno una carta in più. Penso che sia forse l’unica scuola elementare in tutta la Tanzania in cui i bambini studiano informatica. Se già i bambini arrivano a 15, 16 anni, sapendo usare il computer, anche se iniziassero la scuola secondaria sapendolo già usare, sarebbe un grande vantaggio.

 
D. – Prospettive per il futuro della missione di Suor Teresa Drago, con particolare riferimento all’educazione...

 
R. – Lei vuole formare insegnanti e scuole professionali, con una grinta e una voglia di fare assoluta, tanto che continua a dirmi: “Rossana se continui a starmi vicina, spero di aprire tra cinque anni una sede universitaria informatica della Tanzania, e mi piacerebbe che tu facessi il rettore!”

Uno dei modi per aiutare suor Teresa Drago nei suoi programmi è attraverso l’Opera di Promozione per l’Alfabetizzazione nel Mondo. Si possono avere ulteriori informazioni consultando il sito Internet www.opam.it.







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