2007-11-05 13:49:59

COMECE per una strategia dell’UE a favore di coppie e famiglie


La Commissione degli Episcopati della Comunità Europea (COMECE) ha presentato stamani, a Bruxelles, il documento dal titolo “Proposta per una strategia dell’Unione Europea a favore delle coppie e delle famiglie”. Gli obiettivi indicati sono quindi quelli di “aiutare le coppie sposate” e “sostenere i genitori nei loro compiti educativi”. Vengono caldeggiate “iniziative politiche”, tra cui quelle volte a prevenire i divorzi, a conciliare la vita professionale e familiare e a combattere la violenza domestica. Nel testo si analizzano anche le difficoltà per le coppie in Europa: tra queste, “l’implosione demografica” e il tasso di divorzio in costante ascesa presentano “alti costi, sociali e finanziari, per la società europea”. Tra i vari dati, si sottolinea che dal 1980 al 2005 il numero di divorzi è aumentato di oltre il 50 per cento”. Si tratta di costi legati, direttamente o indirettamente, “alle difficoltà delle coppie di mantenere rapporti stabili” e di promuovere il matrimonio come migliore forma di unione. La questione, diventata sempre più urgente, è su come aiutare le coppie quando affrontano crisi serie. E’ quindi interesse dell’Europa sostenere e rinforzare – si legge nel documento - “il rapporto stabile e responsabile tra uomo e donna, di cui il matrimonio è l’espressione ideale”. La crisi della famiglia – si sottolinea nel testo - è una crisi della società moderna che presenta aspetti e dinamiche nuove. “L’emancipazione delle donne, che è uno sviluppo benvenuto”, ha comportato ad esempio nuove sfide: uomini e donne – si osserva nel documento - si confrontano per tradurre la nuova dimensione paritaria “in un rapporto stabile che possa rispondere alla sfida multipla di gestire carriere professionali paritarie allevando figli in contesti a volte difficili e avendo anche cura, in diversi casi, di membri anziani della famiglia”. Il risultato è molto spesso, la rottura della coppia e della famiglia, che può avere conseguenze psicologiche molto negative, soprattutto per i bambini. Anche la violenza domestica è causa di destabilizzazione dei legami familiari: da questo deriva, secondo la COMECE, la necessità “di individuare contromisure a livello europeo”, anche al fine di prevenire “la delinquenza giovanile”, spesso conseguenza di “modelli di comportamento familiari”. Il testo si sofferma quindi sull’importanza di eliminare le discriminazioni “in materia di trattamento fiscale o diritti pensionistici” nei confronti di chi decide di rimanere a casa per occuparsi dei figli, almeno fino al terno anno di età. Si ricorda poi che le politiche regionali europee non dovrebbero escludere “l’utilizzo di fondi per iniziative volte a migliorare le condizioni generali di alloggio per le coppie a basso reddito”. La COMECE propone anche una riduzione delle aliquote IVA per “prodotti essenziali per la cura e la crescita dei bambini”. Per scongiurare i rischi cui sono esposti, occorre anche “bandire i videogiochi più brutali” attraverso “specifici strumenti legislativi” e aiutare i genitori a controllare l’uso, da parte dei figli, di Internet e cellulari. Per salvaguardare la salute dei bambini in Europa, dove un piccolo su quattro è in soprappeso, diventa inoltre prioritario strutturare correttamente i comportamenti alimentari. Un ruolo essenziale è anche quello della “prevenzione dell’abuso di alcol e droghe”. Si auspicano, poi, agevolazioni per i ricongiungimenti delle famiglie di immigrati da considerarsi una sfida chiave per l'integrazione e un maggiore sostegno alle persone con figli affetti da patologie mentali. (A.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.