2007-11-01 15:08:38

Il Movimento per la vita in Gran Bretagna allarmato per la nuova proposta di legge in materia di aborto e sperimentazione sugli embrioni


Grave preoccupazione è stata espressa dal Movimento per la vita (MPV) britannico alla vigilia del discorso della Regina, in occasione dell’apertura ufficiale del Parlamento, durante il quale renderà nota la legislazione dei prossimi dodici mesi, compresa la nuova normativa che amplierà la definizione di embrioni per includervi anche quelli prodotti per clonazione e altri processi. Il 6 novembre – precisa l’agenzia SIR - la Regina introdurrà la nuova proposta di legge che prevede in particolare un impiego più diffuso della fecondazione in vitro e della sperimentazione sugli embrioni, la produzione di embrioni interspecie a scopo di sperimentazione e il prelievo di gameti da pazienti senza il loro consenso. In Gran Bretagna secondo una inchiesta condotta dal quotidiano “Daily Telegraph” la maggior parte dei parlamentari vorrebbe ridotto il limite legale dell’aborto. I leader delle più importanti Chiese cristiane hanno dichiarato che lo spirito della legge del 1967, che prevedeva l’aborto come ultima risorsa, è stato tradito ed una mentalità pro-aborto è sempre più diffusa. “Temiamo che la prossima settimana il Parlamento decida di estendere la legalizzazione dell’aborto al nord Irlanda”, ha spiegato Paul Danon della “Società per la protezione dei bambini non nati”, preoccupato che “la ulteriore liberalizzazione della ricerca sugli embrioni porti alla clonazione di embrioni in parte umani in parte animali”. (E. B.)








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