2007-10-29 11:38:57

Si è concluso a Fiuggi il Convegno dell’Iniziativa di Comunione del Rinnovamento carismatico cattolico italiano


Con le note gioiose dei canti che hanno animato la celebrazione eucaristica e la catechesi sul tema ‘Pieni di Spirito Santo annunciavano la Parola’, si sono conclusi ieri a Fiuggi i lavori del XII Convegno nazionale dell’Iniziativa di Comunione in seno al Rinnovamento carismatico cattolico italiano. Oltre un migliaio di partecipanti da tutta Italia con forti momenti di catechesi e di intensa preghiera di lode e ringraziamento, hanno approfondito la loro vita di fede animata dai doni dello Spirito Santo. A conclusione del raduno Giovanni Peduto ha chiesto al coordinatore nazionale, Giorgio Grotto, come si configura il Rinnovamento Carismatico Cattolico …RealAudioMP3


R. – Diffuso nel mondo in 135 nazioni, con un totale di circa 70 milioni di aderenti cattolici, il RCC è un rituffarsi nel proprio battesimo, per prenderne profondamente coscienza e vivere una vita ad esso coerente. E' una nuova relazione personale con Gesù vivo e risorto, che, accettato come Signore e Salvatore, trasforma la nostra vita, portando gioia, pace e amore. E' la riscoperta della persona dello Spirito Santo, che ci vuole rinnovare con i suoi doni e carismi ordinari e straordinari, per farci vivere il clima di fede viva e di amore ardente delle prime comunità cristiane.

 
D. - Come ha preso avvio l’Iniziativa di Comunione?

 
R. - I primi passi per un cammino di comunione tra le realtà carismatiche italiane risalgono al 1996 con la nascita, appunto, dell'Iniziativa di Comunione (IdC) nel Rinnovamento Carismatico Cattolico (RCC), libera associazione tra comunità carismatiche autonome, su idea di un gruppo di leader carismatici italiani. Lo scopo fondamentale è promuovere la comunione tra tutte le espressioni appartenenti a questa "corrente spirituale" suscitata dallo Spirito Santo. Le comunità aderenti (oggi circa 50, con più di cinquemila membri) rimangono pienamente autonome e libere di svolgere le proprie attività sia localmente che sul territorio nazionale. Ogni realtà carismatica che opera per attuare la comunione già è in sintonia con l'IdC, che vuole giungere al superamento delle divisioni che ancora permangono nel RCC. In questo impegno incontra sempre più il favore dei vescovi delle Chiese locali.

 
D. – Quali realizzazioni ha portato avanti finora l’Iniziativa di Comunione?

 
R. - L'IdC ha compiuto in questi anni gesti concreti per l'incremento della comunione: promozione del Rinnovamento Carismatico Cattolico mediante lo sviluppo delle sue prerogative originarie e la valorizzazione dei carismi esercitati in modo equilibrato per l'edificazione delle comunità e per l'evangelizzazione; rapporti con le diverse comunità del RCC presenti in Italia; celebrazione di dodici Convegni Nazionali di Comunione, con la partecipazione, in veste di relatori, di personalità di spicco internazionale; convegni zonali di comunione in varie località d'Italia; rapporti con l'Associazione ‘Rinnovamento nello Spirito’; rapporti con l'ICCRS (International Catholic Charismatic Renewal Services), organismo internazionale, con sede in Vaticano, al servizio del RCC mondiale.

 
D. – E’ già diverso tempo che lei è il coordinatore dell’Iniziativa di Comunione: quali sentimenti prova a ogni fine convegno?

 
R. - Un convegno carismatico si prepara pregando, si vive lodando e si conclude ringraziando Dio per quanto Lui ha fatto. In un convegno, molti lavorano, ma il lavoro più grande lo compie il Signore che non smette mai di stupirci, manifestando il suo amore con i segni della sua presenza viva. I sentimenti che provo, quindi, sono la gioia di un grande ringraziamento, unito ad un rinnovato slancio per l’evangelizzazione, consapevole che, se si vuol servire il Signore, il lavoro non termina mai.







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