2007-10-25 15:40:45

Fuga di cervelli dalle università africane: è il dato emerso durante la conferenza dell’Associazione delle Università Africane


Un terzo degli intellettuali africani vive all’estero e almeno 23 mila universitari lasciano il continente ogni anno: sono le cifre dell’esodo di docenti e ricercatori dalle università africane. I dati sono emersi durante la conferenza dell’Associazione delle Università Africane (AUA), tenutasi in Libia, a Tripoli. Come riferisce l’agenzia MISNA, la fuga di cervelli negli ultimi anni mostra un’accelerazione preoccupante che minaccia lo sviluppo nei settori della sanità, dell'economia e dell'istruzione. La mancanza di insegnanti costringe i Paesi africani a ricorrere paradossalmente ad insegnati provenienti dall’estero, con la conseguenza di avere classi sovraffollate: in Burundi, la media è di 75 studenti per professore. Inoltre, circa 300 infermieri specializzati al mese lasciano il Sudafrica. In Nigeria: su 300 medici formati ogni anno, meno di una decina rimane nel Paese. Infine, la città americana di Chicago conta più medici etiopici di quanti ce ne siano nel Paese d’origine. (B.B.)







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