Benedetto XVI agli universitari: "Presentare il Vangelo agli uomini del nostro tempo"
Davanti agli universitari degli atenei ecclesiastici di Roma, il Papa afferma che
“c’è bisogno di maestri nella fede e di araldi e testimoni del Vangelo convenientemente
preparati”. Il Santo Padre ha salutato gli studenti arrivati nel pomeriggio a San
Pietro per la messa d’inizio anno accademico, e la cui omelia è stata tenuta dal cardinale
Zenon Grocholewski. Sentiamo Alessandro Guarasci
Il coro
sottolinea i momenti più solenni della messa. Sono migliaia gli studenti che sono
arrivati a San Pietro per questa celebrazione che segna l’inizio dell’anno accademico.
Nazionalità diverse che però trovano negli atenei ecclesiastici romani una sorgente
di cultura per “approfondire – come ha detto il Papa – la conoscenza della Rivelazione
cristiana e di ciò che con essa è collegato”. Benedetto xvi, riprendendo Giovanni
Paolo II, ribadisce come serva “enucleare sistematicamente le verità in essa contenute,
considerare alla loro luce i nuovi problemi che sorgono e presentarle agli uomini
del proprio tempo nel modo adatto alle diverse culture”. Studiare nelle università
eccelesiastiche è una “singolare esperienza di comunione e di fraternità. Esperienza
che, per essere fruttuosa, ha bisogno dell’apporto di tutti e di ciascuno”. Per
il Pontefice ''La missione evangelizzatrice propria della Chiesa domanda, in questo
nostro tempo, non solo che si propaghi dappertutto il messaggio evangelico, ma che
penetri in profondita' nei modi di pensare, nei criteri di giudizio e nei comportamenti
della gente”. Un concetto ribadito nella sua omelia dal cardinale Grocholewski, prefetto
della Congregazione per l’Educazione Cattolica. “La pace di Cristo – ha ribadito
il cardinale – è fondamentalmente la comunione con Lui nell’Amore e nella Verità”