Ieri a Liverpool le Chiese contro la moderna schiavitù
“Un vibrante insieme di Scritture, arte, musica, danza, testimonianze, preghiera e
silenzio” per dimostrare “che la fede offre ragioni di speranza e coraggio per l’azione”.
Così l’organizzazione “Chiese insieme nella regione del Meyerside” (Ctmr) spiega la
“funzione per riflettere e pregare sugli schiavi di oggi” presieduta ieri pomeriggio,
nella cattedrale metropolitana di Cristo re a Liverpool, dall’arcivescovo Patrick
Kelly. “Mentre l’anno della memoria del bicentenario dell’abolizione della schiavitù
sta volgendo al termine – proseguono dal Ctmr - vogliamo sottolineare il ricordo e
il pentimento” per la tratta degli schiavi, ma anche rimarcare che “200 anni dopo
la legge che la ha abolita nell’Impero britannico, persiste ancora una rete di sfruttamento
e abusi”. Oltre all’arcivescovo Kelly, all’iniziativa hanno preso parte rappresentanti
di Christian Aid, della Missione Mersey per i marittimi e l’apostolato del mare, della
Rete Meyerside per l’asilo politico. Per l’occasione gli allievi del collegio Notre
Dame di Everton Valley hanno eseguito una danza e interpretato un dramma teatrale.
Diverse le testimonianze sulla condizione di chi oggi soffre maggiormente l’ingiustizia:
donne e bambini trafficati per motivi sessuali, marinai sfruttati, richiedenti asilo
e oppressi politici.